Proseguono gli appuntamenti di MarsicaLive con i rappresentanti della politica locale. Questa settimana ospite di #SpazioPolitica è Mario Mazzetti, segretario provinciale del Partito democratico, che ha risposto alle nostre domande.
I dati forniti dalle agenzie specializzate in sondaggi ci parlano di stanze di partito sempre più vuote. Come è possibile che negli anni gli iscritti ai partiti siano sempre di meno?
La vita dei partiti politici sta subendo una grande trasformazione con una declinazione del sistema classico che definisce l’appartenenza alla comunità .A volte quando si parla delle stanze dei partiti si pensa a luoghi chiusi e quasi inaccessibili a chi non è tesserato. Penso che questa immagine debba essere superata I nostri incontri sono sempre aperti e vissuti alla luce del sole. Il nostro partito mantiene comunque un radicamento che va controcorrente con circa 2000 tesserati , volontari della politica,nel 2015 in tutta la provincia e la nascita di due nuovi circoli
Credere nella politica sembra essere diventata ormai un’utopia e i rappresentanti istituzionali nell’opinione pubblica sono diventati i capri espiatori di tutti i mali dell’Italia. Come si è arrivati a questo punto?
Non vorrei banalizzare questa risposta che avrebbe bisogno anche di ripercorrere la storia politica italiana, la risposta è semplice e complessa nello stesso tempo: esiste infatti una responsabilità individuale di chi ha offeso il ruolo di rappresentanza mirando illegalmente al solo interesse personale, c’è una responsabilità collettiva della dirigenza politica che pur percependo l’esistenza di un sistema degradato non ha saputo reagire e distinguersi, ma c’è anche una responsabilità popolare forse tutta italiana perché si antepone sempre il proprio tornaconto all’interesse primario collettivo. Cambiare si deve e si può e allora la partecipazione politica sebbene controcorrente diventa la forma più diretta per cambiare questo stato di cose
Mala – politica e malaffare spesso vanno di pari passo e questo non fa altro che incrinare ancora di più il rapporto di fiducia tra rappresentanti istituzionali e popolo. Fare di tutta l’erba un fascio è sbagliato, ma a volte il popolo ha ragione. Non crede?
Amministrare la cosa pubblica comporta sempre il rischio di imbattersi con gli interessi malavitosi di grande o piccolo spessore, il rischio di sconfinare nell’illecito aumenta quando la preparazione amministrativa e politica è debole e quando si affronta il ruolo di governo con superficialità o con dolo. Detto questo però dobbiamo ricordare sempre che fa sempre più notizia una indagine per corruzione che le tante ore di lavoro che gli amministratori dedicano al bene delle loro comunità e vi assicuro che sono , siamo, in tanti, tutti i giorni, a dedicarci a tentare di migliorare la qualità della vita delle nostre famiglie nella complessità di una macchina amministrativa oggi in grande evoluzione
Di politica prima si parlava nei circoli, nelle scuole ad hoc, in piazza e in famiglia. E ora?
Tutti ci siamo resi conto della rivoluzione che i nuovi sistemi di comunicazione hanno prodotto nella vita personale e politica. Purtroppo però si intravedono dei fattori negativi : l’eccesso di bisogno di protagonismo personale, la spasmodica attesa della nuova notizia,l’assuefazione alla notizia, la sua conseguente superficialità , la mancanza di approfondimento e di analisi. Quando però ci si incontra nelle sedi politiche assistiamo ad una gran voglia di essere ascoltati e di ascoltare, a patto però che diventiamo un po più europei: parlare meno per parlare tutti . Per questo dobbiamo creare di nuovo il concetto di piazza o essa vera o virtuale nella quale il confronto tra le idee sappia trovare sintesi in scelte di governo giuste o in battaglie politiche di merito.
Si tornerà presto alle urne, la chiamata è vicina ma quando poi andranno a votare?
A maggio ci sarà una nuova campagna elettorale per le amministrative che coinvolgerà molti comuni di cui solo pochi oltre i 5.000 abitanti. Noi siamo abituati a stare vicini ai nostri circoli aiutandoli nel loro percorso di autonoma scelta delle alleanze e delle candidature. Non immaginate un partito che impone , ma pensate ad un partito aperto e attento alle vere esigenze locali. Tra i temi del dibattito politico saremo attenti nel porre nei programmi elettorali il tema dell’associazionismo dei servizi tra comuni , della loro eventuale unione e fusione , tema non più rinviabili per le piccole realtà.
Da qui a un anno cosa farà il suo partito per rimettere al centro la politica in Marsica?
Il PD in questo periodo ha eletto i suoi rappresentati a governare la regione , la provincia e numerose città , e con loro, tutta la dirigenza del partito, è impegnata a tracciare le grandi questioni su cui incentrare la politica provinciale e regionale e a garantire i migliori risultati .Venendo alla Marsica sono soddisfatto quando i progetti messi in cantiere dalla nostra Regione riguardano infrastrutture strategiche e prioritarie come il nuovo sistema d’irrigazione del fucino, la realizzazione del nuovo ospedale, la sistemazione della viabilità del Fucino, i progetti di riqualificazione di alcuni nostri siti storici, la elaborazione del bando di gara per far decollare finalmente l’interporto ecc. Si può e si deve fare di più .In ogni caso comunque prima di tutto bisogna pensare al lavoro e allo sviluppo e se in questi due anni, grazie anche all’attività dei nostri rappresentanti regionali abbiamo impedito la definitiva chiusura di molte aziende che stavano in crisi, ora dobbiamo pensare di nuovo a saper accogliere nuovi insediamenti produttivi sia nel distretto di Avezzano che in quello della Piana del Cavaliere. Molti sono i programmi in cantiere e speriamo che ben presto ci sia un segnale importante di controtendenza .Non dobbiamo perdere di vista in ogni caso l’obiettivo di migliorare due altre strutture strategiche come la line ferroviaria per Roma, e la strada di collegamento della Valle del Liri. Si deve continuare nel processo di rigenerazione della ’Società. Cam il cui nuovo management quest’anno deve conseguire importanti risultati pena il fallimento di tutta una classe politica. Sul fronte della gestione dei rifiuti la politica deve finalmente promuovere l’unificazione delle società esistenti per evitare un frazionamento che danneggia solo i cittadini. Buona l’idea delle amministrazioni di parlare finalmente di un progetto Marsica che deve tracciare necessariamente le priorità operative sulle quali anche i partiti devono confrontarsi dando il oro massimo contributo in un ottica che veda aprire il nostro territorio ad un asse strategico con il Lazio. Per sintesi ho tralasciato numerosi altri temi , tutti importantissimi ,sui quali abbiamo il dovere di coinvolgere il più possibile tutta la cittadinanza attiva nella consapevolezza di avere il dovere di essere concreti senza perderci in inutili e sterili polemiche di parte o campanile.
Ma la politica cos’è per lei?
Domanda particolare alla quale non mi voglio sottrarre: la politica soddisfa, prima di tutto, un bisogno personale di sentirsi parte attiva di un insieme , la politica poi è fare ogni giorno il proprio dovere nel rispetto delle regole democratiche e della legalità, la politica vuol dire fare volontariato nelle associazioni e nelle comunità , la politica è anche iscriversi ad un partito e partecipare al tentativo continuo di migliorare le condizioni di vita di tutti e soprattutto dei più deboli, .La politica è accogliere, ascoltare, riflettere approfondire e poi necessariamente decidere. La politica significa anche riconoscere i propri errori e se necessario cambiare i propri indirizzi sempre però avendo come faro “ il bene collettivo”.
Federica Di Marzio