Ortona dei Marsi. Attraversato dal fiume Giovenco, il Comune di Ortona dei Marsi è immerso nell’area protetta del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Circondato da terreni coltivati con diverse varietà di piante da frutto, il borgo ha ottenuto numerosi riconoscimenti a livello nazionale grazie proprio ad alcuni prodotti locali. #SpazioPolitica ha contattato il primo cittadino, Manfredo Eramo, per andare alla scoperta di bilanci, curiosità e progetti realizzati.
E’ positivo o negativo il bilancio di questi anni di amministrazione?
Il bilancio è sicuramente positivo. Sono stati tanti i progetti che abbiamo realizzato durante questi anni di mandato, tra opere di urbanizzazione, opere viarie e interventi di manutenzione. L’iniziativa più intraprendente, però, è stata sicuramente quella che visto protagonista la realizzazione di un impianto zip-line, ovvero una struttura ricreativa che consente ai turisti di provare il cosiddetto “volo dell’angelo”. Un’esperienza unica che permette di testare l’ebrezza del lancio nel vuoto. L’obiettivo è di rivitalizzare il paese ed evitare lo spopolamento che caratterizza i nostri piccoli borghi. Inoltre, stiamo provvedendo al risanamento di una cava per il recupero e per la riqualificazione ambientale.
Quanto è importante il ruolo del mondo dell’associazionismo nella realtà di Ortona dei Marsi?
E’ davvero fondamentale. Nella frazione di Cesoli, ad esempio, la presenza della pro loco ha aiutato ad attivare la comunità, dal punto di vista sociale, culturale e anche economico. Sono numerose le iniziative e le manifestazioni che vengono portate avanti. Una delle più importanti è quella relativa al mercato dei prodotti tipici locali, che è riuscito con il tempo a guadagnare una risonanza non indifferente.
La valorizzazione dei prodotti tipici come il miele e le mele, ad esempio, è un’altra attività importante per il Comune di Ortona. Ciò ha contribuito a portare avanti diverse tradizioni e, soprattutto, a invogliare i giorni a rimanere nella zona?
Per ciò che concerne i giovani, ora come ora, si percepisce un maggior interesse da parte loro rispetto al passato. Non posso parlare di grandi flussi, ma qualcosa comincia a muoversi; diverse persone decidono di rimanere nella nostra zona o addirittura di tornare. Un fenomeno non ancora troppo vistoso ma sono fiducioso che lo sarà in futuro. Relativamente ai prodotti tipici, invece, si è creata un’associazione volta al riconoscimento, tutela e valorizzazione dei nostri alimenti, grazie a un gruppo di persone che ha lavorato molto ed è riuscito a raggiungere risultati notevoli.
Pensa che l’unione tra i Comuni volta ad agevolare i servizi possa aiutare un paese come quello di Ortona?
A differenza della fusione dei servizi, che si è rivelata solo un’ulteriore spesa, noi siamo favorevoli all’unione dei Comuni; realizzarne uno solo nella Valle Del Giovenco è una soluzione che aiuterebbe tutti. Più grande sarà, più potere politico avrà.
Per il futuro?
Per il futuro ci auguriamo che si continui a lavorare sulla valorizzazione del territorio. In più, stiamo lottando perché venga concretizzata l’idea dell’apertura di un casello autostradale sul Comune di Ortona. E’ un sogno a cui aspiriamo da anni e speriamo che si avveri in tempi più o meno brevi.