Massa d’Albe. Incluso, in parte, nel parco naturale regionale Sirente-Velino e nella riserva naturale Monte Velino, il Comune di Massa d’Albe custodisce un gioiello archeologico ancora tutto da scoprire: Alba Fucens. L’antica città romana, nota come “balcone della Marsica” per la posizione strategica che occupa, rappresenta una preziosa testimonianza dell’unicità dell’intero territorio. Il sindaco del Comune di Massa d’Albe, Nazzareno Lucci, ha raccontato a #SpazioPolitica il breve ma intenso cammino percorso fino a oggi, tra cose fatte e cose da fare per continuare a valorizzare un tesoro invidiato da tutt’Italia.
Il suo primo anno di mandato è arrivato quasi al termine. Fino a oggi, quali sono stati i progetti più importanti realizzati e quali, invece, quelli che sono in programma per il futuro?
Sì, solo sette mesi fa sono divenuto sindaco del Comune di Massa d’Albe. E anche se è trascorso poco tempo, posso caratterizzare positivamente questo primo bilancio. Sono soddisfatto perché nonostante siamo partiti da zero, abbiamo messo molta carne sul fuoco. Ma a noi piace pensare al futuro: per questo abbiamo proposto diversi progetti, nei quali crediamo molto.
Vorrei dare il via, ad esempio, ad alcuni lavori per riasfaltare parti interne all’abitato di Forme, rifare diverse strade di Massa d’Albe, sistemare alcune chiese e intervenire sulla viabilità. Ma, soprattutto, ci occuperemo della sistemazione delle strade interpoderali di collegamento tra i vari paesi.
Un progetto ambizioso è quello che riguarda il castello situato nella parte medioevale. L’idea è quella di consolidare gli edifici esistenti ed eventualmente realizzare al suo interno una leggera struttura con acciaio e vetro che potrebbe rappresentare in futuro un centro destinato a conferenze di caratura regionale e nazionale. Ciò, oltre a valorizzare ulteriormente il comprensorio di Alba Fucens, potrebbe arrecare dei benefici a tutto il territorio marsicano.
Per ciò che riguarda, invece, il problema dell’impianto di compostaggio che si trova in corrispondenza delle cave tra Cappelle e Massa d’Albe, stiamo cercando di risolverlo richiamando l’attenzione di tutti i responsabili. Attraverso questo meccanismo di collaborazione provvederemo a riportare la situazione nella norma, eliminando il cattivo odore che questo impianto emana. Per ora, sembra che il gestore abbia capito che serve investire sull’impianto se vuole tenerlo aperto. In caso contrario, gli organi superiori dovranno intervenire prendendo decisioni serie. Non possiamo seguitare con il disturbo olfattivo nel circondario dell’impianto. Anche la commissione ambiente, che è presente in Comune ed è composta da persone competenti, sta facendo la sua parte risolvere al più presto la situazione.
Quali sono i progetti relativi alla riqualificazione e rivalutazione dell’area archeologica di Alba Fucens e, in particolar modo, che cosa intende fare per il museo?
Noi ci stiamo impegnando per portare a termine progetti davvero importanti. Abbiamo fatto una richiesta precisa alla Soprintendenza ai monumenti: entro quest’anno dovremmo chiudere gli interventi dentro al convento e finire di allestire il museo. L’idea è di aprire anche solo in parte quest’ultimo, per dare la possibilità di accedervi e, al tempo stesso, di continuare eventuali lavori.
Abbiamo inviato anche una richiesta al fondo Carispaq per la realizzazione di un parcheggio autobus in prossimità dell’ingresso di Alba, onde evitare che i mezzi carichi di turisti si fermino nella piazza centrale.
Siamo riusciti a salvare, inoltre, tramite la precedente Giunta regionale, in particolar modo grazie alla figura di Lorenzo Berardinetti, dei fondi di circa 240mila euro per valorizzare tutta la viabilità del borgo e fare un collegamento con la zona archeologica.
Il mio obiettivo è di fare di Alba Funcens il centro archeologico della nostra regione, tramite chiaramente lo svolgimento di diversi interventi e grazie alla preziosa collaborazione della Soprintendenza per i beni archeologici dell’Abruzzo. L’intenzione è anche quella di puntare su un progetto di riqualificazione totale della parte medioevale. Il vecchio borgo potrebbe essere rivalorizzato, con piccole unità abitative per il turismo.
Massa d’Albe ha numerose aziende agricole che si occupano soprattutto di eccellenze. C’è una politica che state portando avanti per favorirle?
L’amministrazione sta senza dubbio procedendo con una politica rilevante per tutto ciò che concerne le aziende agricole. Vi è nel nostro territorio, infatti, una realtà ben radicata. Massa D’Albe e Forme hanno molti capi di bestiame. Il nostro obiettivo è quello di delocalizzare le stalle che purtroppo a Forme stanno ancora dentro al centro abitato. Stiamo cercando di intervenire invitando gli operatori agricoli a spostarle su siti di proprietà tramite fondi della comunità europea e ci occuperemo naturalmente anche del piano regolatore, che deve essere rifatto in toto. Stiamo quindi rioperando su quello che è il settore economico, culturale e anche quello che riguarda la valorizzazione del territorio. Abbiamo fortunatamente consiglieri molto giovani che hanno una grande forza di volontà.
Le aziende agricole sono sicuramente una fonte di ricchezza e offrono anche molte opportunità lavorative per i giovani. Fortunatamente questi ultimi si stanno avvicinando sempre di più ad attività che stavamo sempre più abbandonato col tempo.
Stiamo rifacendo il regolamento dei pascoli per le attività agricole: è necessario tutelare queste zone che, ad esempio, andrebbero messe a riposo per qualche anno per far sì che si riformi il manto erboso.
“Ambulatorio amico”, iniziativa promossa dal professor Fontana e patrocinata dal Comune di Massa D’Albe, in collaborazione con i comuni di Celano, Magliano De’ Marsi, Ovindoli e Scurcola Marsicana. Che valore ha questo progetto?
“Ambulatorio amico” consentirà di avere un ambulatorio in cui medici ed ex primari, con l’aiuto dei servizi sociali comunali, visiteranno gratuitamente pazienti bisognosi di visite specialistiche.
L’iniziativa si commenta già da sé. Lo definisco sicuramente un grande progetto, o meglio, si tratta di una grande rivoluzione. Tutto ciò è nato da un’idea lanciata dal dottor Fontana e grazie alla collaborazione di organi e figure professionali competenti ha già dato e darà una grande lezione di dignità dell’uomo.