Aielli. E’ quando la passione si sposa con il coraggio e la determinazione che si approda al successo. A darne una evidente dimostrazione è stato uno dei Comuni della Marsica appartenenti al club dei Borghi autentici d’Italia, che quest’estate ha richiamato l’attenzione degli abitanti di tutto lo Stivale grazie all’iniziativa più suggestiva di sempre. Un connubio di cultura e arte che ha dato vita a un capolavoro unico nel suo genere: il murale dedicato allo scrittore Ignazio Silone, che è stato considerato da guinnes dei primati. Ma Aielli non è solo questo. La redazione di MarsicaLive ha voluto svelare tutti i retroscena, tra meccanismi e segreti, che hanno permesso di arrivare a risultati di tale risonanza.
Prima di addentrarci all’interno del percorso amministrativo parliamo di come è nata l’idea di realizzare il murale Fontamara, il quale ha dato la possibilità ad Aielli di farsi conoscere in tutta Italia, e come pensate di proseguire il progetto.
La nostra amministrazione si contraddistingue perché non ha paura di osare. E’ stato infatti grazie al coraggio che siamo riusciti in questa grande impresa, la quale ci ha consacrato a livello di immagine. Il murale di Fontamara è figlio di una scommessa: volevamo creare un percorso alternativo, di interesse e curiosità attraverso l’arte muraria. La volontà di seguire questa linea ci ha portato poi alla realizzazione della prima edizione di Borgo universo e nel secondo anno della manifestazione ci è stata lanciata la geniale proposta dall’artista di Tagliacozzo Andrea Parente di scrivere il libro su un muro.
Al fine di rendere omaggio alla ricorrenza dei 40 anni del film Fontamara di Michele Placido, in onore di Ignazio Silone, ma anche per ricordare al meglio lo scrittore e la sua opera, abbiamo accettato la sfida. Ammetto che è stato rischioso ma abbiamo osato e siamo stati ben ripagati. La prima colonna realizzata sul muro non ha destato molto interesse. Non appena si è iniziato a intravedere ciò che sarebbe stato, invece, il murale ha iniziato a richiamare l’attenzione di tutti. Io la definisco un’opera collettiva: durante il mese di lavori c’è stato un via vai di persone che hanno contribuito alla creazione, dettando anche solo un rigo del testo. Oggi è divenuto luogo in cui si riuniscono ragazzi per farsi i selfie ma anche sfondo per foto di matrimoni o cornice di eventi più significativi.
Abbiamo in mente di proseguire il progetto ma per il momento non svelo nulla. Come abbiamo fatto per lo scorso anno, tra poco ci riuniremo e raccoglieremo le idee più innovative e originali per riproporre qualcosa di particolarmente interessante e che non deluderà le aspettative.
Dopo tre anni di mandato il bicchiere lo vede mezzo pieno o mezzo vuoto? Quali sono state le attività e i progetti più importanti realizzati dalla macchina amministrativa?
Il bicchiere è senza dubbio mezzo pieno. Il bilancio di questi anni di amministrazione è più che positivo. Abbiamo fatto più di quello che potevo solo immaginare. Siamo riusciti, infatti, non solo a non tradire le attese ma siamo andati oltre. Dalle cose di più facile attuazione, come i tagli alle spese inutili, a quelle più complesse. Da una parte siamo riusciti a tagliare le spese vive – della politica – e dall’altra quelle correnti – relative alla gestione ordinaria con un controllo più analitico delle spese degli uffici. Grazie a ciò abbiamo trovato le risorse per abbassare la tassazione locale. Nel 2017, infatti, abbiamo approvato il nuovo piano economico finanziario della Tari (tassa sui rifiuti). Un taglio del 26% che avevamo promesso in campagna elettorale è ora stato realizzato. Nel complesso siamo riusciti prima della fine del mandato a rispettare tutto ciò che avevamo promesso. Avremo, tra l’altro, ancora tempo per un ulteriore abbassamento delle imposte. In fondo meno spesa pubblica si è tradotto in meno tasse per i cittadini.
Per quanto riguarda l’attività di riqualificazione, siamo riusciti a realizzare lavori importanti. Tra questi c’è l’osservatorio astronomico. Avevamo ereditato una situazione di stallo e invece grazie a una serie di investimenti e giuste scelte lo abbiamo riattivato con grande successo la scorsa estate, durante la quale abbiamo superato le 3mila presenze. In più, siamo riusciti ad accedere a due finanziamenti: uno del ministero dei beni culturali di circa 400mila euro che ci permetterà di ristrutturare l’interno della torre, per rinnovarla e togliere quei brutti cerotti provocati dal terremoto del 2009 e l’altro per il dissesto idrogeologico che interesserà il 2019.
Abbiamo avuto, inoltre, un’attenzione maniacale per la cura del decoro e verde pubblico. Utilizzando lavori in economica, quindi quasi a zero spese, abbiamo riqualificato tutto ciò che potevamo, a partire dagli ingressi del paese ai fontanili, dalle grandi aree agli impianti sportivi, realizzando anche un campo in erba sintetica di calcetto destinato ai ragazzi. Possiamo parlare, dunque, di un vero e proprio restyling di Aielli.
Ci siamo poi occupati del recupero di edifici e aree abbandonate: il centro polifunzionale ad Aielli stazione, la ex scuola elementare, divenuta oggi un centro per ragazzi autistici. Questa attività reca benefici sia a livello funzionale, perché ci permette di offrire alle associazioni del paese un posto dove ritrovarsi, sia a livello estetico.
Posta spesso su Facebook particolari della sua attività amministrativa, dirette di gare, monitoraggio dei lavori e anche pensieri. Quanto crede sia importante questo tipo di comunicazione diretta?
I social per me sono importanti perché mi danno la possibilità di comunicare in maniera diretta con tutti. Tra l’altro, sostengo che ciò che riguarda l’attività amministrativa debba essere sempre accompagnato dalla trasparenza. E noi abbiamo dimostrato di saperlo fare più di una volta. L’episodio più significativo è stato quello relativo alla gara per il lotto B di una nuova scuola. L’importo era molto elevato e tutta la procedura abbiamo voluto mostrarla in diretta Facebook. Vogliamo far capire che la trasparenza può essere alleata della buona politica e grazie a questa nostra determinazione sull’argomento siamo riusciti a vincere un premio che ci è stato consegnato dal Senato. Questo meccanismo aiuta a far riavvicinare la popolazione al settore, che molte volte non viene visto come onesto e pulito.
Nel 2019, inoltre, vogliamo sviluppare modi diversi di amministrare. Redigeremo un bilancio sociale, ovvero, una procedura attraverso cui il Comune verrà certificato per la rendicontazione amministrativa. Sarà stilato un documento integrale con carta d’identità e attività – sia economiche che amministrative – che sarà divulgato alla popolazione per mostrare le varie sfaccettature del nostro operato.
La riscoperta dei Borghi è stata una delle iniziative del ministero della cultura, quali idee state portando avanti per valorizzare il vostro territorio?
Noi cerchiamo di fare discorsi originali, come quello dei murales e di borgo stelle, ma vogliamo rientrare anche all’interno di una cornice più tradizionale. Stiamo sfruttando la ricostruzione post sisma – dopo 9 anni si è sbloccata la procedura – ed è infatti in fase di restauro quella parte di paese che ha avuto più danni. Ciò che stiamo provando a fare è rendere omogeneo l’impatto estetico dando linearità e armonia di colori e materiali. Abbiamo già portato a termine importanti interventi anche nel centro storico con l’inserimento di sampietrini grazie al progetto di Alberto Cicerone e continueremo quest’anno con un altro settore di pavimentazione.
Ad Aielli abbiamo puntato tanto al tema astronomico perché ci auguriamo di trasformare il paese nel “borgo delle stelle”. Implementeremo quindi discorsi organizzativi come quello relativo ai festival ma ci occuperemo anche di opere pubbliche: abbiamo già una meridiana ai piedi della torre e ne realizzeremo delle altre, insieme a orologi solari. Tutto ciò perché vorremmo offrire ai turisti che ci vengono a trovare un’esperienza diversa e alternativa.
Quali nuovi progetti sono segnati sul calendario di Aielli pronti per essere realizzati?
Oltre a quelli che ho già accennato precedentemente, nel 2019 metteremo mano alla pubblica illuminazione e realizzeremo un adeguamento della palestra comunale, in quanto abbiamo avuto accesso a un finanziamento di 270mila euro.
E’ importante sottolineare che tutto ciò che abbiamo realizzato e tutto ciò che realizzeremo è stato e sarà grazie al rapporto di fiducia che c’è tra me e i miei consiglieri. Viaggiamo infatti sulla stessa lunghezza d’onda. Se avessi avuto consiglieri meno fiduciosi o più conservatori al mio fianco, molto probabilmente non avrei potuto osare così tanto. Abbiamo avuto questa fortuna: noi sapevamo dove andare e ciò che volevamo portare avanti era chiaro sin dall’inizio. Il nostro intento era quello di mettere in piedi un laboratorio politico e devo dire che l’esperimento è riuscito perfettamente. Se Aielli è diventato il borgo che è oggi, il merito lo si deve dare a tutti.