Avezzano. Sparatoria davanti alla discoteca The sheep di Avezzano, restano in carcere Claudio Morelli, detto Peppe, 48 anni e il figlio Manuel Morelli, accusati di essere i responsabili del ferimento di un buttafuori a colpi di pistola.
Gli avvocati dei due, Raffaele Mezzoni e Massimo Mercurelli, avevano fatto ricorso al Tribunale del Riesame dell’Aquila impugnando l’ordinanza emessa dal Gip con la quale si stabiliva la misura cautelare della custodia in carcere.
Il Tribunale ha rigettato la richiesta di scarcerazione per i due accusati che, dunque, restano in carcere.
L’accusa è di tentato omicidio e porto e detenzione abusiva di armi da fuoco. I due sono stati rinchiusi nel carcere di Avezzano.
La procura ha emesso nei giorni scorsi, tramite il sostituto procuratore Luigi Sgambati, titolare dell’inchiesta, anche un decreto di convalida di sequestro nei confronti Claudio Morelli, su cui è stato eseguito il test dello stub per rilevare tracce di polvere da sparo.
Il 48enne è accusato di essere la persona che ha premuto il grilletto raggiungendo con un colpo all’addome C.Z., buttafuori albanese, causandogli una ferita all’addome giudicata guaribile in 20 giorni.
Gli investigatori hanno inviato al Ris di Roma tutti gli oggetti sequestrati, tra cui materiale balistico. Si tratta di un bossolo esploso calibro 22, appartenente al colpo che ha ferito l’uomo della sicurezza, e tre colpi inesplosi, probabilmente a causa di una pistola che si è inceppata e che per tre volte non ha sparato.