Avezzano. Sono stati assolti dalla Corte d’appello dopo una pesante condanna per spaccio e traffico di droga inflitta in primo grado. I fatti riguardano la rete di spaccio smantellata nel 2020 dalla guardia di Finanza a San Pelino, quartier generale della banda.
L’assoluzione è arrivata per tre componenti del gruppo criminale perché per gli altri sono stati seguiti diversi iter giudiziari.
Si tratta di Najim Abdlhadi, Badi Farah, che erano stati condannati il 20 giugno 2022 a 7 anni e 8 mesi, e Najim Hamid, a cui era stata inflitta, sempre dal tribunale di Avezzano, una pena di 6 anni per traffico e spaccio di sostanze stupefacenti continuato.
Ora la Corte d’appello dell’Aquila li ha assolti perché il fatto non sussiste. I giudici di secondo grado hanno accolto la tesi del difensore, Antonio Milo, secondo cui a carico dei tre imputati non c’erano indizi gravi, precisi e concordanti, suscettibili di fondare un’affermazione di responsabilità penale oltre ogni ragionevole dubbio.
In particolare, ad esempio, sempre secondo la difesa, le telecamere posizionate dalla guardia di finanza all’interno del covo mostravano un viavai di pacchi ma non era stato mai stabilito nell’immediatezza dei fatti cosa ci fosse all’interno. La vicenda ruota proprio attorno alla casetta in legno di San Pelino dove avvenivano gli scambi, come è emerso dalle indagini delle telecamere posizionate all’interno della struttura. L’operazione aveva portato all’identificazione dei principali attori del “contesto” criminale e a dieci misure cautelari.
Gli approfondimenti investigativi, eseguiti anche con l’ausilio di intercettazioni ambientali e sistemi di video-sorveglianza, hanno permesso di accertare oltre 3.500 cessioni di stupefacente effettuate in questo drugstore (nome dell’operazione) a tutte le ore del giorno e della notte a vantaggio di consumatori locali ovvero provenienti dalle limitrofe provincie di Rieti e Chieti.