Ovindoli. “Nessuno ama la montagna più di chi ci abita. La sospensiva all’inizio dei lavori è semplicemente un incidente di percorso, sono convinto che nelle sedi opportune si potrà dimostrare l’infondatezza di quanto asserito da parte delle Associazioni Ambientaliste. Stiamo valutando sia a livello di Comune che di Regione di impugnare questa sospensiva per non perdere ulteriore tempo in attesa della discussione di merito a novembre”. A dichiararlo il sindaco di Ovindoli Simone Angelosante.
“Infatti c’è il pericolo che, con questa sospensiva, si potrebbe creare un ritardo nella partenza dei lavori a settembre, creando cosi un danno erariale. Ci sono delle cose che”, prosegue Angelosante,” non ci hanno convinto in questo percorso giudiziario. Gli elementi prodotti a sostegno della realizzazione di queste opere, forniti dalla Regione Abruzzo, non sono stati prodotti (dimenticanza???) in giudizio da parte della Avvocatura dello Stato di Roma”.
“Presenteremo quindi ricorso a questa sospensiva come Comune e come Regione Abruzzo, senza rivolgerci all’Avvocatura dello Stato. Concludendo, c’è un proverbio marsicano che indirizzo con simpatia alle Associazioni che hanno presentato il ricorso al Tar- In marsica si dice che – “la Trinità se canta alle revenì”, conclude Simone Angelosante.