Avezzano. “Mi pare di capire che il Decreto ridefinisca gli organici, ma non chiude i tribunali territoriali, decisione questa che eventualmente avverrà alla fine del percorso, per cui c’è lo spazio per lavorare e non considerare chiusa la partita”. Lo afferma il consigliere regionale Camillo D’Alessandro (Pd).
“Sarebbe inaccettabile una decisione del genere che si rifiuta di entrare nel merito, cioè dove tutto è uguale, ma la nostra Regione, a partire dalla conformazione del territorio, presenta caratteristiche tra zone interne e costa, che richiedono una presenza articolata e specializzata dei tribunali”. ”Penso alle zone interne, come per Sulmona o Città-territorio come Vasto, Lanciano ed Avezzano. Si tratta di corrispondere alla domanda di giustizia, alla celerità delle decisioni, il servizio di Giustizia adeguato e legato al territorio, anche perché nei presidi considerati “minori” i numeri sono enormi, nessuno si gira i pollici, ma il lavoro al contrario è impressionante. Ora dobbiamo lavorare in questo senso,con chiarezza, in questo arco temporale dei due anni, chiarendo al Ministero che una decisone del genere è inaccettabile, le soluzioni ci sono, anche perché gli Enti locali e Regione hanno già dimostrato di poter fare la propria parte facendosi carico anche di parte degli oneri, altrimenti sarà battaglia”.