Avezzano. In vista dell’incontro del Centrosinistra ad Avezzano, in agenda il prossimo 11 novembre, arriva una riflessione di Rosalia Tangredi, portavoce di Sinistra Italiana dell’Area Marsica.
“Non ci sono dubbi che l’attaccamento dei cittadini alla politica si sia ridotto nel tempo e che i partiti fungano sempre meno da catalizzatori delle istanze dei cittadini. Diversi studi mostrano come i giovani non vengono soddisfatti dal semplice ricevere informazioni dalle istituzioni e dai media, ma si aspettano di avere anche loro un ruolo, condividendo o producendo notizie e proposte e per questo l’impegno digitale attraverso i social network è così potente, in quanto permette di esprimere la propria voce attraverso sistemi orizzontali, in netto contrasto con i sistemi tradizionali che mostrano un carattere gerarchico. Il contraltare a questo protagonismo digitale è che una parte consistente delle persone decide di non votare in quanto non si riconosce negli schemi e nella rappresentanza attuale della politica”, scrive in una nota Tangredi, “a fronte di questa estrema parcellizzazione in cui l’individuo rischia di diventare monade, la politica deve ritrovare il senso di un’azione collettiva e condivisa: gli isolazionismi, se non necessari perché si valicano i principi basilari su cui si fonda una comunità politica, sono un’aspirazione da rifuggire perché solipsistica e, come tale, lontana dal bene comune. I cittadini premiano i progetti di intesa, frutto di una convergenza che si deve consolidare in validi e costruttivi confronti, anche nelle piazze. Il problema della partecipazione al voto, non può essere sottovalutato. Ogni riferimento alla peculiarità della propria storia e delle proprie ascendenze culturali e politiche è stato intenzionalmente disatteso e sottaciuto in quanto ritenuto “divisivo” e potenzialmente conflittuale, al contrario solo elevando il livello qualitativo del confronto e, quindi, della proposta politico/programmatica è possibile coniugare particolarità e visione generale delle cose. Dobbiamo sentirci portavoce di proposte concrete e costruttive, non meramente critiche dell’ altrui operato, e dobbiamo quindi adottare metodi e strategie efficaci per realizzarle. Non ci accontentiamo della vaghezza di un programma elettorale tanto per presentarlo, non serve al cosiddetto centrosinistra e non serve, soprattutto, ad Avezzano. Dobbiamo aprire le nostre discussioni, coinvolgere i cittadini, andare a recuperare quella disaffezione alla cosa pubblica che è mortifera di qualsiasi dinamica democratica. Costruiamo delle nuove agorà in cui incontrare cittadini e portatori di interessi, prepariamoci a dare una nuova prospettiva ad Avezzano e per farlo dobbiamo essere coinvolgenti, aperti, inclusivi e determinati”.