Avezzano. Sarà più facile annullare il matrimonio religioso grazie alle aperture di papa Francesco? Secondo quanto anticipato nei giorni scorsi le due lettere “motu proprio”, “Mitis Iudex Dominus Iesus” e “Mitis et misericors Iesus”, prevedono una semplificazione delle procedure di cui però ancora si conosce poco. Per questo secondo don Francesco Tallarico bisognerebbe attendere l’8 dicembre quando le norme verranno rese note a tutti prima di parlare di rivoluzione. “Il punto centrale non è lo scioglimento del matrimonio ma la dichiarazione di nullità o meno del matrimonio”, ha commentato il sacerdote, “e questo dipende sempre dalle testimonianza e dalle prove che vengono fornite. Ci sono tre gradi di giudizio, Chieti, Benevento e Roma, con due conformi fino a ora si dava la nullità. Il papa ha cercato di snellire la procedura prevedendo solo un grado di giudizio. È chiaro che soltanto in alcuni casi quando il vescovo ha prove certe in mano, che poi devono essere fornite al tribunale, se risulta chiaro ed evidente il motivo di annullamento del matrimonio sarà lui stesso che potrà intervenire. Ma per capire come può essere possibile tutto ciò dobbiamo aspettare che vengano emanate le norme pratiche ancora non note. Questa riforma, voluta e studiata già dallo scorso anno, entrerà in vigore dall’8 dicembre e non sarà retroattiva. Quindi dobbiamo attendere per conoscere come saranno impostati i tribunali. Il ruolo dei sacerdoti è, e credo sarà, quello di testimone”. Nell’opinione pubblica l’annullamento del matrimonio nei tribunali ecclesiastici viene legato sempre ai costi elevati. In realtà don Franco ha chiarito che: “chi si rivolge al tribunale ha la possibilità di avere il patrocinio gratuito se non ha la possibilità di sostenere le spese. Per chi invece può permetterselo i costi vanno da 1.250 a 2.500 euro. Ci sono poi le perizie che sono una cosa a parte di cui non è competente la Chiesa. Decine sono i casi di persone che hanno ottenuto nel giro di un paio d’anni l’annullamento usufruendo del patrocinio gratuito”. In base a quanto reso noto fino a ora, quindi, papa Francesco ha intenzione di rendere più facile e veloce il procedimento di annullamento del matrimonio, proprio come già fatto in altri ambiti ecclesiali. “Anche l’ambito ecclesiastico ha voluto snellire la procedura per la dichiarazione di nullità del matrimonio”, ha spiegato l’avvocato Valentina Rosci, difensore del vincolo al tribunale ecclesiastico abruzzese – molisano di Chieti, “ma ancora non è chiaro quali saranno le regole da seguire. Non credo che i ruoli degli uffici in ogni caso verranno cambiati altrimenti ci sarebbe un vero e proprio stravolgimento. Il rafforzamento del potere giudiziario già in capo al vescovo non potrà che agevolare e rafforzare la giustizia anche presso i tribunali ecclesiastici”.