Avezzano. “A chi ha ricordato che fine avesse fatto il progetto Smart City l’assessore Alessandra Cerone risponde che non ha contezza dell’iter intrapreso dall’amministrazione. È bene allora ricordare all’assessore Cerone che il primo a non conoscere l’iter è stato proprio il sindaco Di Pangrazio quando affermò il 10 maggio 2014 che in quell’anno si sarebbe avviato il progetto Smart City che avrebbe permesso di dotare la città di servizi avanzati a supporto dei cittadini e delle attività produttive”. Lo affermano il coordinatore provinciale del Ncd, Massimo Verrecchia ed il consigliere comunale di opposizione, Fabio Ranieri ( gruppo misto) che aggiungono: “Comprendiamo l’imbarazzo dell’assessore Cerone a causa delle dichiarazioni del sindaco Di Pangrazio, che tanto promette ma poco mantiene, ma il diffuso malcontento in città deriva proprio da questi continui ritardi e da queste inadempienze.”
“L’assessore Cerone poi parla di consiglieri invisibili, probabilmente si riferisce al sindaco Di Pangrazio che spesso e volentieri diserta gli incontri con i cittadini che si vedono spesso ricevere, nonostante gli appuntamenti, dal ‘personale di staff’.” Purtroppo – continuano i due esponenti- l’assessore Cerone ha confermato che il progetto Smart City è un progetto che sarebbe dovuto partire da più di due anni e che, nonostante rassicurazioni date dal sindaco che sarebbe dovuto entrare in funzione nell’estate del 2014, ancora non vede la luce. Speriamo che l’assessore Cerone riferisca alla cittadinanza che fine hanno fatto, l’ufficio dogane o l’Accademia internazionale della cucina del Mediterraneo o la borsa merci e tanto altro promesso dal sindaco Di Pangrazio che in quattro anni non ha realizzato nulla di significativo e auspicato per la nostra città. Infine – concludono Verrecchia e Ranieri – ricordiamo all’assessore Cerone che il protagonista delle brutte notizie è proprio il sindaco Di Pangrazio che le crea non onorando gli impegni assunti pubblicamente con gli avezzanesi.