Avezzano. Oreste Angeloni si dimette dalla carica di componente dell’Organismo Consultivo Smart City. Angeloni nei giorni scorsi ha inviato una lettera al sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, in cui spiega le ragioni del suo gesto. “Difficoltà di portare avanti, in modo compiuto, proposte di innovazione tecnologica”.
Un Organismo Consultivo Smart City” è un gruppo di esperti, cittadini e rappresentanti del settore privato (imprese, università, centri di ricerca, associazioni) che collabora con l’amministrazione di una città per definire strategie di innovazione e trasformazione digitale. La sua funzione principale è quella di fornire consulenza e proporre idee, progetti e delibere per migliorare i servizi urbani, ottimizzare le risorse e aumentare la qualità della vita dei cittadini.
Il Comune di Avezzano aveva nominato Angeloni primo componente dell’Organismo Consultivo Smart City. L’incarico era stato ufficializzato in una determina dirigenziale nel 2024.
“Signor Sindaco”, ha scritto Angeloni, con la presente Le comunico la mia intenzione di rassegnare le dimissioni dalla carica di primo componente dell’Organismo Consultivo Smart City, costituito con decreto sindacale in data 09/10/2024.
L’Organismo, i cui membri operano in regime di assoluta gratuità e in spirito di liberalità e impegno verso la collettività, ha il compito di elaborare e valutare interventi e strategie volti a favorire lo sviluppo di politiche Smart City, nonché di promuovere e coordinare l’adozione delle misure necessarie alla loro implementazione sul territorio comunale.
La mia decisione è dettata dalla oggettiva difficoltà di portare avanti, in modo compiuto, proposte di innovazione tecnologica e digitalizzazione.
In questi mesi, ho svolto l’incarico con impegno, professionalità, spirito di collaborazione e condivisione. Sono state prodotte relazioni, sono state fornite indicazioni per delineare un quadro strategico di sviluppo per la città, e sono state avanzate proposte progettuali condivise all’interno dell’Organismo, che annovera tra i suoi membri anche rappresentanti autorevoli dell’Università dell’Aquila e del Gran Sasso Science Institute.
Tutto ciò è stato fatto con l’intento di offrire un contributo concreto nell’interesse della comunità.
Mi rincresce constatare, tuttavia, la mancanza di collaborazione da parte degli uffici comunali. Le proposte progettuali avanzate non sono state prese in considerazione e, su di esse, non sono pervenute osservazioni o obiezioni di merito, se non resistenze e ostruzionismi inspiegabili, che rischiano di arrecare danni allo sviluppo della città.
Il ruolo mio e dell’Organismo non è mai stato pienamente riconosciuto all’interno dell’Amministrazione, nonostante la funzione di raccordo e di stimolo alla condivisione di idee e proposte innovative. Al contrario, si rilevano iniziative estemporanee e frammentarie da parte di alcuni uffici, con un conseguente spreco di risorse e assenza di una visione strategica coerente in materia di innovazione e digitalizzazione. Tutto questo mi porta, con rammarico, a rassegnare le dimissioni dall’incarico. Certo della Sua comprensione, porgo cordiali saluti”.








