Avezzano. Un’organizzazione criminale composta da italiani, soprattutto di Tagliacozzo e di Avezzano, e albanesi. I militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Tagliacozzo hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica dell’Aquila 18 persone responsabili di aver fatto parte di un’organizzazione dedita al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti nella zona di Tagliacozzo ed Avezzano. In particolare quattro di essi, di origine albanese, avevano costituito un sodalizio, con base operativa inizialmente ad Avezzano e successivamente a Tagliacozzo, dedito ad importare in Italia eroina e cocaina dall’Albania per poi commerciarla attraverso gli altri indagati. Le denunce sono il frutto di un anno e mezzo di indagini che hanno portato la Procura dell’Aquila a concordare con gli elementi di prova raccolti dai militari dell’Arma. Da quanto hanno accertato i Carabinieri della Compagnia di Tagliacozzo nel corso dell’attività investigativa, coordinati dal capitano Lorenzo Pecorella, lo spaccio ha coinvolto centinaia clienti. Sofisticato il sistema di comunicazione tra gli indagati. Quasi tutti utilizzavano pressoché costantemente un linguaggio che cercasse di mantenere nascoste le identità delle persone che dialogavano e l’oggetto reale delle conversazioni attraverso un vero e proprio codice convenzionale così come talune espressioni gergali, che gli interlocutori utilizzavano per far intendere a chi ascoltava quale fosse l’oggetto delle richieste rivoltegli. Gli spacciatori, molti dei quali albanesi, operavano sul territorio in modo radicato e preciso, fornendo in maniera sistematica consistenti quantitativi di cocaina ed eroina nei centri di Tagliacozzo ed Avezzano. L’attività illecita fruttava circa mille euro al giorno ed era continuativa. Le indagini sono state coordinate e dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica presso il Tribunale di L’Aquila.