Capistrello. Non accenna a diminuire la polemica legata ai lavori per l’adeguamento sismico dei plessi scolastici di Capistrello. Il segretario del circolo Pd del centro rovetano, Alessandro Croce, esprime tutta la sua preoccupazione al riguardo: “Nonostante i proclami dell’Amministrazione Ciciotti, per il vero un po’ troppo numerosi e via via categoricamente smentiti nel tempo dai fatti, resta grave la situazione che riguarda la scuola elementare Santa Barbara. Come tutti ricordano – tutti tranne il sindaco e i suoi che invece sembrano dimenticarsi con grande facilità delle promesse che propinano ai genitori – si è detto che i lavori, anche su tale plesso, sarebbero iniziati poco prima dell’apertura dell’anno scolastico, poi che sarebbero terminati prima della stessa scadenza. Successivamente, poiché nel frattempo i lavori non erano – e non sono ancora – iniziati, si è detto che sarebbero partiti al più tardi entro il mese di ottobre 2017 e che sarebbero stati realizzati mentre i bambini frequentavano quella stessa struttura. Al di là della palese assurdità di tale ultima affermazione, facciamo notare come sia appena passato invano anche il mese di ottobre. Dei lavori tanto annunciati non c’è neppure l’ombra e dubitiamo fortemente che possano mai iniziare fintanto che quelle aule saranno utilizzate dai nostri ragazzi! Nel frattempo i nostri figli e nipoti continuano a stare dentro quella struttura che non può essere considerata sicura e non si sa se e quando l’Amministrazione riuscirà a intervenire per adeguarla sismicamente. È inaccettabile che si continui sulla strada della presa in giro nei confronti dei genitori e delle famiglie coinvolte, nonché degli insegnanti e del personale scolastico ai quali pure deve essere riconosciuto il diritto a permanere in strutture sicure. È inaccettabile che l’Amministrazione non si assuma la responsabilità, chiara a tutti, di non aver correttamente programmato quei lavori per tempo!
Per queste ragioni tutto il nostro appoggio va all’azione delle minoranza consiliare. Essa infatti, ormai da mesi, ha cercato prima di tutto di spingere l’Amministrazione a scegliere una via diversa (ad esempio con l’affitto di container o MUSP) che permettesse di iniziare l’anno scolastico con serenità evitando di trasferire in altri comuni una buona parte della popolazione scolastica con costi importanti da sostenere per la collettività e difficili da giustificare visto che la situazione di emergenza è nata in seguito alla disattenzione alla problematica da parte di Ciciotti e dei suoi. Successivamente, poiché tali proposte sono state sempre scartate a priori dall’amministrazione comunale, il gruppo ‹‹Un paese in Comune›› ha provato a stimolare una discussione utile in merito a questo grave problema arrivando a richiedere ufficialmente la convocazione di una apposita seduta di consiglio comunale. Purtroppo Ciciotti e i suoi, anziché cogliere l’occasione per fare chiarezza sulla vicenda discutendone apertamente in Consiglio, si stanno impiccando su questioni tecniche che nulla interessano ai cittadini e che, come è evidente, non servono a trovare una soluzione valida. È evidente che siamo di fronte a un tentativo disperato di spostare l’attenzione su altro pur di non parlare pubblicamente dei lavori della scuola Santa Barbara e dei grossi problemi che si stanno riscontrando con i lavori sulla media Sabin. È altrettanto evidente che Ciciotti e i suoi temono il pubblico confronto perché sanno di poter essere smascherati e posti di fronte alle proprie responsabilità. Riteniamo inaccettabile e irresponsabile tale comportamento che, al di là di quello che deciderà il Ministero – cui il Prefetto si è rivolto per avere un autorevole parere, continua ad esporre i nostri ragazzi a rischi inutili. Ci saremmo aspettati un gesto di responsabilità prima di tutto da parte del Presidente del Consiglio facente funzioni il quale avrebbe potuto certamente scegliere di convocare il Consiglio anziché prestarsi a questo indegno teatrino. Ci saremmo aspettati che qualche consigliere di maggioranza, più sensibile dei colleghi alla materia, potesse spingere in questa direzione. Ma ormai è evidente come anche questi ultimi siano tutti strettamente e irrimediabilmente legati alle logiche e ai metodi politici ciciottiani.”