Avezzano. Sit-in di protesta da parte degli studenti del Liceo Scientifico “Vitruvio Pollione” che stamane sono di nuovo scesi in strada a protestare. Dopo il corteo di ieri, ragazzi e ragazze dello stesso istituto non hanno fatto ingresso nella scuola e hanno continuato a chiedere a gran voce che i finanziamenti necessari a pagare i lavori che la ditta aggiudicatrice dell’appalto per la ricostruzione del nuovo edificio scolastico, vengano sbloccati. I lavori sono infatti fermi dal 28 settembre e i continui ritardi non fanno altro che rinviare il rientro delle classi in una struttura degna di tale nome. Gli alunni del Vitruvio, da circa un anno, seguono le lezioni chi nei container, chi in alcune sedi dislocate quale quella in Via Pertini. E alzano la voce contro le autorità e lo Stato che non sembra tendergli una mano. Finti necrologi che annunciavano la morte del liceo, ragazzi con i caschetti di sicurezza e striscioni di protesta. Questo è ciò che contorna da due giorni la struttura del Vitruvio. Stamani, durante lo sciopero, ad intervenire c’era anche Omar Favoriti, ex Presidente della Consulta Provinciale Studentesca aquilana. “E’ vergognoso – sottolinea lo stesso Favoriti- che i ragazzi debbano far scuola dentro i container e che dunque non si dia priorità alle strutture scolastiche. L’ambiente in cui i ragazzi passano la maggior parte del tempo e delle proprie giornate sono le scuole e dunque esse devono essere il più possibili sicure e accoglienti.” Conclude l’ex Presidente della CpS: ” Chiediamo che i fondi destinati alla ricostruzione del nuovo liceo Vitruvio Pollione vengano immediatamente sbloccati per permettere alla ditta appaltatrice di eseguire in tempi brevi i lavori.
Ma la protesta non finisce qui. Sotto il caldo sole avezzanese stamattina si sono espresse altre figure, per dimostrare il loro sostegno agli studenti. Speca, durante il suo discorso parla ai ragazzi in modo chiaro e diretto, sostenendo l’importanza dell’aiuto delle istituzioni. Non bisogna fermarsi e soprattutto non bisogna spargere la voce. Continua il prof. Biancone: “Mandate e.mail, lettere, tutto ciò che è necessario affinchè non solo le autorità locali e regionali, ma anche quelle a livello nazionale. “il sindaco non può tirarsi indietro”, afferma il professore. A fare da sfondo a questa protesta per i fondi, arriva la dichiarazione della professoressa Salvati, giunta nel luogo del cantiere per cercare di tutelare l’importanza della biblioteca e per gridare ad alta voce il suo “NO” contro la chiusura. Momenti di danza e canto allietano questa giornata di proteste, di tante domande da parte degli alunni. Tutti insieme, uniti per cercare di salvare il loro vecchio liceo. La professoressa Bianchi sale sul palchetto per leggere la lettera che riporta i nomi di tutti i docenti dello Scientifico. Gli applausi si fanno sentire più che mai. Dopo circa un quarto d’ora di momento musicale, ecco arrivare il primo cittadino avezzanese, il Sindaco Giovanni Di Pangrazio che torna a ribadire: “Ragazzi, vi sono sinceramente vicino con tutto il cuore. Vengo qui oggi a garantire il mio impegno nei confronti di questa scuola. Purtroppo i problemi sono tanti, i tempi sono lunghi, ma ce la faremo. Lunedì sarò con voi presente all’assemblea dove dovrebbe essere garantita la presenza del presidente della Provincia Antonio Del Corvo.”
Tra gli applausi degli studenti, mette la sua firma sul foglio che testimonia ciò che dovrebbe essere fatto a tutela della scuola e degli studenti. Ma la giornata non finisce qui, gli studenti sono presenti tutt’ora davanti il liceo per far sentire le loro voci. Giulia Antenucci