Tagliacozzo. Le scuole riapriranno regolarmente, a parte la Argoli per la quale è previsto un ritardo di tre giorni. Ad annunciarlo è stato il sindaco di Tagliacozzo Vincenzo Giovagnorio in una conferenza stampa in comune insieme all’assessore all’Edilizia scolastica Manuela Marletta, e alla dirigente dell’istituto onnicomprensivo, Patrizia Marziale. Dopo l’incontro con il presidente della Regione Luciano D’Alfonso con i sindaci della Regione, l’amministrazione comunale ha seguito le direttive e le linee guida indicate durante l’assemblea pubblica che si è tenuta ieri all’Aquila.
I coefficienti di sicurezza eseguiti nel 2013 parlano di indici di sismicità del 28 per cento per la Argoli, 39 per cento per la Bevilacqua, 60 per la Tantalo e 80 per l’asilo. “In base a circolari della protezione civile”, ha spiegato il primo cittadino, “sono stati stabiliti gli anni di vita di ogni edificio. Ma non bisogna confondere”, ha aggiunto, “l’indice di sismicità con l’agibilità che è in regola in tutti gli edifici. Questo invito ci è stato rivolto anche dal governatore D’Alfonso il quale ci ha detto che se un edificio è agibile noi dobbiamo aprire le scuola”. La soglia del 20 per cento, sotto la quale nessuna scuola cittadina scende, sarebbe comunque fittizia e non ci sono leggi che ne vietano l’apertura in caso di edifici al di sotto. Si tratterebbe comunque, anche in quel caso, soltanto di iniziative discrezionali. In sostanza, ha ribadito il sindaco, “questi indici sono indicativi e servono per spronare le amministrazioni a rendere gli edifici pubblici adeguati alla legge del 2008.
Bocciata anche l’ipotesi dell’installazione dei Musp, iniziativa che di fatto sarebbe contro legge in tutti quei comuni in cui le scuole sono agibili. “Servirebbe un milione e mezzo, forse 1,8 milioni di euro”, ha spiegato Giovagnorio, “e potrebbe configurarsi, nel caso fossero acquistati, un danno erariale, proprio perché gli edifici scolastici sono agibili. Inoltre si tratta di somme che non abbiamo a disposizione e che non ci darebbero né lo Stato né gli altri enti. Oltretutto, senza commissariamento i tempi per l’affitto e l’installazione dei moduli sarebbero troppo lunghi”.
“Ci sentiamo di rassicurare le madri“, ha aggiunto il primo cittadino, “dicendo che i loro figli si recheranno in scuole agibili”, aggiungendo che “già da giugno scorso stiamo lavorando per le scuole della città”. Nelle scorse settimane, e addirittura prima del terremoto del Centro Italia, l’assessore Marletta aveva già fatto eseguire dei sopralluoghi da tecnici per fare il punto sulla sicurezza delle scuole.
La costruzione di una scuola nuova e moderna è l’ipotesi più logica per i prossimi anni. “Siamo riusciti a farci promettere 2,3 milioni dall’assessore regionale ai Lavori pubblici Donato Di Matteo, “ha aggiunto la Marletta, “oltre a 1,3 milioni della Provincia”. In vista c’è la realizzazione di una nuova e moderna scuola.
La preside Patrizia Marziale è d’accordo con la decisione dell’amministrazione comunale. “Concordo sulla riapertura”, ha dichiarato, “ho chiesto se ci fossero stati cambiamenti sulla situazione delle scuole dopo il recente terremoto e mi è stato confermato che tutte le sedi sono agibili. Ho scritto chiedendo ulteriori verifiche e ulteriori documenti e sono rimasta soddisfatta dall’esito. Alla luce di tutto ciò, inoltre, se non aprissi le scuole sarei accusata di interruzione di pubblico servizio. L’invito di tutti, soprattutto nei confronti di mamme “facinorose”, è stato quello di evitare prese di posizione strumentali e che non riguardano la reale situazione di sicurezza dei ragazzi.
La scuola Argoli aprirà invece il 15 settembre visto che sono stati appena ultimati interventi di stabilizzazione con cerchiature in acciaio per tre travi e quindi sarà necessario ripristinare i locali per accogliere alunni delle medie e studenti dell’Istituto per il turismo.