Avezzano. Il sindaco apre la fase amministrativa che prevede trattative con Udc e Lega ma avverte che non ci sarà mai accodo con Gianni Di Pangrazio. Intanto L’udc chiarisce che non ci sono stati ancora contatti ufficiali ma che attendono una mossa da parte del sindaco De Angelis. “I nostri interlocutori naturali per la ricomposizione della maggioranza in Consiglio comunale sono in primis Udc e Lega”, afferma De Angelis, “sin dalla sua nascita, del resto, la nostra amministrazione aveva una connotazione civica con una componente di area centrodestra e anche in occasione delle recenti elezioni politiche si è confrontata con tale coalizione su temi strategici. Alla luce della disponibilità manifestata dagli interventi in aula consiliare da chi rappresenta tali forze politiche, dettate da un alto senso di responsabilità che ho molto apprezzato, ritengo che la strada maestra per aprire una fase 2, in grado di governare l’amministrazione fino alla fine del mandato, passi attraverso un confronto privilegiato con l’Udc e la Lega, così da integrare il programma con i preziosi spunti che loro vorranno offrire.
La città chiede a gran voce di essere amministrata e non affidata a un lungo commissariamento, ma non attraverso inciuci e mere sommatorie di numeri. Per questo”, conclude il sindaco, “terrò nella massima considerazione anche le posizioni espresse da tutti i consiglieri comunali, compresi quelli che non hanno un riferimento politico preciso, ma escludo categoricamente ogni collaborazione con l’ex sindaco Giovanni Di Pangrazio, in quanto abbiamo una visione di città radicalmente diversa”.
Molto chiara al riguardo la posizione dell’Udc. “A oggi non ho fatto nessun accordo con il sindaco e non ho avuto nessun incontro riservato”, ha affermato il consigliere comunale Lino Cipolloni, responsabile provinciale del partito, “è vero che siamo un interlocutore privilegiato perché siamo della coalizione di centrodestra e perché siamo il gruppo più rappresentativo in consiglio. Ma fino a ora sto ancora aspettando che ci convochi per fare questi discorsi. Abbiamo una struttura politica e organi con i quali il sindaco dovrà trattare. Andremo con i nostri punti, con quelli che riteniamo prioritari per la città e a quel punto vedremo se tutti condivideranno questo discorso”.