Pescina. “La struttura ospedaliera del ‘Serafino Rinaldi’ di Pescina deve tornare operativa, perché in questa emergenza può essere utilizzata per supportare logisticamente le esigenze dell’Ospedale di Avezzano, così come quelle di tutta la sanità regionale”.
È l’istanza formulata in una lettera inviata il 12 marzo scorso al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, da parte di una decina di sindaci della Marsica dell’est, tra cui il primo cittadino di Pescina, Stefano Iuianella, in riferimento all’ospedale del comune marsicano, prima depotenziato con il commissariamento per deficit della sanità, e poi chiuso il 9 marzo scorso dalla stessa aziende sanitaria in seguito al caso di positività di un medico che ha operato nel punto di primo intervento. Il punto non verrà riaperto perché gli operatori sono stati trasferiti ad Avezzano.
Iulianella aveva scritto anche al direttore della Asl Avezzano- Sulmona-L’Aquila, Roberto Testa, che però ha risposto negativamente. Mentre Marsilio non ha fatto sapere il suo pensiero. “Abbiamo scritto a Testa e Marsilio” spiega il fautore dell’iniziativa, il sindaco Iulianella “per chiedere la riapertura e successivamente la riqualificazione del ‘Rinaldi’ di Pescina che in questi anni è stato declassato con la chiusura di servizi e reparti fino a renderlo punto di primo intervento. E questo nonostante servisse un territorio molto vasto e una popolazione importante. Il solo Testa” continua il sindaco “ci ha risposto che non si può riaprire perché il personale la cui quarantena scade il 22 marzo prossimo, sarà operativo ad Avezzano.
Bisogna rivedere questa decisione e assumere nuovo personale. Ci rendiamo conto di questa emergenza, ma la pandemia ha dimostrato che finora la politica sanitaria ha fallito e servono altri ospedali nei vari territori perché altrimenti quello più grandi collassano, come sta avvenendo per Avezzano”.
I sindaci annunciano che “decorsa l’emergenza, non mancheremo di tutelare, in ogni sede, anche giudiziaria, il diritto alla salute delle nostre comunità”.