Avezzano. “Dire che ‘sarà deliberato l’azzeramento dei compensi a sindaco e assessori’ è pura demagogia, spicciola, pretestuosa e che non tiene in considerazione quanto possa essere nocivo un messaggio di tal fatta. Va fatta una premessa doverosa: già nel 2012 l’allora sindaco Di Pangrazio rinunciò all’indennità di primo cittadino per finanziare il microcredito. Sulla base di un atto volontario e non sulla base di deliberazioni demagogiche. Enorme e sostanziale differenza”.
Nello Simonelli, candidato consigliere con la coalizione civica dell’ex sindaco, interviene così sulla proposta del candidato leghista Tiziano Genovesi in merito alla sua proposta di eliminare i compensi ai futuri amministratori.
“Posto ciò, va informato il cittadino della funzione pubblica esercitata dal sindaco e dai singoli componenti di Consiglio e Giunta. Funzione per la quale è sacrosanta – alla luce del duro lavoro e delle responsabilità civili e penali – una indennità. Indennità che, per i ruoli considerati, come sottolineato dalla stessa ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), a nome del vicepresidente vicario Pella, ‘rappresentano dei corrispettivi atti a riconoscere, a chi assume tali ruoli, un adeguato trattamento a fronte dei sacrifici di fronte cui si è posti’ ”
“In seconda battuta, va fatto notare come un consigliere comunale venga retribuito con gettoni di presenza di euro 32 cadauno, un assessore comunale con indennità di poco superiori a 1000 euro al mese ed un sindaco di poco superiore a 3000 euro al mese. Soldi che spesso e volentieri, alla luce delle mille necessità della collettività, sono spesi dagli stessi (e non incamerati) per finanziare iniziative della stessa collettività. Compito di un primo cittadino deve essere informare in modo corretto la popolazione. Con questi messaggi che colpiscono la pancia il risultato che si ottiene è solamente uno: fare disinformazione”, conclude Simonelli che, a prescindere da chi tra Genovesi e Di Pangrazio uscirà vincente alle urne, è comunque certo di un posto in Consiglio.