Avezzano. Ci sarebbero ben 80 persone indagate nell’ambito dell’inchiesta della procura di Avezzano che ha portato a sgominare la fabbrica clandestina di sigarette. Rappresenterebbero la rete di persone che si occupavano di acquistare e quindi di smerciare nel mercato nero cittadino l’enorme produzione che avveniva nella casa di Carucino. Gli uomini della guardia di finanza di Avezzano stanno cercando, inoltre, il canale di approvvigionamento della droga. Queste persone, secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Avezzano, Maurizio Maria Cerrato, avevano il compito di piazzare le sigarette. Solo grazie a loro il meccanismo creato da quattro accusati, A.C., M.C., A.C., M.G.L.,, i primi tre due uomini e una donna dello stesso nucleo familiare, poteva funzionare. L’indagine dei finanzieri del nucleo mobile della compagnia di Avezzano, dopo aver scoperto l’esistenza di un canale di vendita abusiva di tabacco, ora stanno andando più a fondo. La produzione era stata così sviluppata e perfezionata visto che i venditori, una ottantina di persone, erano riusciti a consolidare un fiorente traffico di tabacchi. Gli affari andavano sempre meglio tanto che nei prossimi giorni sarebbe arrivato un consistente carico di tabacco. Proprio per tale motivo nei giorni scorsi il pubblico ministero ha disposto, in accordo con le fiamme gialle, la perquisizione delle abitazioni e degli immobili in cui si svolgeva l’attività illegale.