Avezzano. “Organizziamo subito un gruppo di lavoro e voi venite a darmi una mano”. Questa la proposta che il sindaco Gianni Di Pangrazio ha lanciato alle mamme e ai papà che questa mattina hanno protestato per la mancanza di chiarezza sui dati della sicurezza della scuola Mazzini – Fermi. Dopo le scosse di terremoto dei giorni scorsi, infatti, si è riaccesa la protesta dei genitori che da mesi chiedono di spostare i bambini in un’altra scuola o di sistemarli in dei container. Le mamme e i papà si sono dati appuntamento davanti i cancelli della struttura scolastica del centro e poi alle 10.30 sono arrivati davanti al Comune per parlare con il primo cittadino.
Durante l’incontro, che si è tenuto nella sala conferenze del Comune di Avezzano alla presenza anche di alcuni consiglieri comunali di opposizione, le famiglie dei bambini hanno ribadito tutta la loro perplessità per la sicurezza della scuola dove si trovano bambini da 6 anni in su. “Ho spiegato alle mamme e ai papà presenti che io sto dalla loro parte”, ha chiarito il sindaco Di Pangrazio, “forse non si rendono conto che il Comune di Avezzano ha aperto tre scuole sicure, ha in corso in altrettanti edifici gli interventi di messa in sicurezza e a breve appalterà i lavori di due ulteriori scuole. Purtroppo per esaminare 50 progetti i tecnici impiegano almeno 4 mesi. Noi sindaci siamo lasciati soli”. Il sindaco Di Pangrazio ha accolto le richieste dei genitori e ha spiegato loro che i tempi sono lunghi e purtroppo la burocrazia italiana non aiuta. Ma se vogliono si impegnerà fin da subito per attivare i doppi turni cercando di sistemare i ragazzi in una delle scuole comunali già riaperte o in quelle di proprietà della provincia. “Ho proposto ai genitori di istituire i doppi turni per farli stare più tranquilli”, ha continuato il primo cittadino, “bisognerà però discuterne in consiglio di istituto per decidere. Per quanto riguarda poi la questione sicurezza noi abbiamo ricevuto i dati dall’Enea e li abbiamo inoltrati alla scuola in modo che possano vederli tutti. L’indice di vulnerabilità sismica è pari a 0,35. Ho proposto intanto ai genitori di darci una mano. Costituiremo un gruppo per lavorare insieme e aspettano che mi diano i nomi dei loro delegati”. L’iter burocratico molto lungo, però, è secondo Di Pangrazio il vero ostacolo perchè allunga i tempi e rappresenta un ostacolo soprattutto quando si parla di emergenze. “Basta lasciare i sindaci soli”, ha concluso il primo cittadino, “serve un’accelerazione delle procedure ed è necessario dare al sindaco la possibilità di stringere i tempi degli appalti pubblici in situazioni di emergenza. In questi giorni ci hanno allarmato per fare i controlli in fretta ma poi non fanno nulla per sbloccare gli iter troppo lunghi”.