Avezzano. Dalle ore 11 fino alle 12 e 30 e, poi, di pomeriggio, dalle ore 16 e 30 fino alle 19. È scattato già 20 giorni fa, il presidio degli agenti di Polizia Locale a Piazza Matteotti.
Così l’amministrazione, raccogliendo alcune istanze da parte di residenti ed esercenti della zona, ha voluto rafforzare la vigilanza dell’area, affiancando all’occhio elettronico delle telecamere di sorveglianza, anche la presenza fisica di uomini e donne in divisa. Due agenti, a piedi, stanno monitorando l’area della città, dove in diverse circostanze si sono registrati casi di deturpamento e imbrattamento di beni pubblici nonché alcuni episodi di schiamazzi, bivacchi e disturbi della quiete pubblica. A sottolineare la novità appena introdotta, è l’assessore alla Polizia Locale del Comune di Avezzano, Cinzia Basilico, insediata da poco e che ha ricevuto in Comune, assieme al Sindaco Giovanni Di Pangrazio, nel mese scorso, una delegazione di cittadini di Corso della Libertà e di Piazza Matteotti.
“Appena nominata, – dice – mi sono subito occupata delle priorità sollevate dalla cittadinanza, a partire proprio dalla situazione vissuta a Piazza Matteotti. Con il presidio specificamente organizzato con il Corpo della Polizia Locale, diamo una risposta fattiva, con una presenza che si aggiunge agli agenti di Polizia Locale che si spostano a piedi, dalle ore 17 e 45 sino alla mezzanotte e un quarto, in concomitanza con l’entrata in vigore dell’isola pedonale. Posso anche affermare che stiamo riconcentrando gli agenti della Polizia Locale tutti su Avezzano”.
L’assessore riprende, infine, anche l’idea di una più stretta collaborazione con le varie parrocchie della città, già presa in considerazione dal primo cittadino, il quale ha ultimamente lanciato l’input agli amministratori di prevedere iniziative in grado di rivitalizzare angoli della città fino ad ora poco valorizzati.
“Il Comune – conclude l’assessore Basilico – è a disposizione, ovviamente, delle varie voci e anime di Avezzano per disincentivare episodi di inciviltà che possono verificarsi tra giovani e giovanissimi; dobbiamo costruire nuovi luoghi, nuovi spazi e nuove occasioni sociali che educhino al rispetto di sé, degli altri e della città. Funzione che spetta certamente al Comune, ma che deve trovare cooperazione e sinergia anche con altre realtà della comunità, come ad esempio con gli oratori, da sempre presidi di aggregazione giovanile”.