Celano. “Davanti a questioni di emergenza sicurezza chi fa politica ha due scelte. Concentrarsi sul giorno dopo giorno rincorrendo illusioni populiste, o avere una visione per il futuro incentrata sulla strategia e non sulla sola reazione, per avere un articolo in più sui quotidiani. Noi scegliamo questa seconda strada”. Questa la posizione del segretario di circolo del Pd, Calvino Cotturone. “Ben poco è stato fatto nel passato per risolvere il problema sicurezza. Spaccio e furti non sono affatto diminuiti con il solo tentativo dell’istallazione di telecamere mai entrate in funzione”, ha commentato Cotturone, “la nostra idea è propositiva, bisogna investire sulla cultura e sul sociale affinché i nostri concittadini siano consapevoli ed artefici del proprio futuro. Siamo pronti ad organizzare incontri con i rappresentanti delle altre culture che vivono al nostro fianco, ma dei quali non conosciamo quasi nulla. Momenti di dialogo per scoprire qualcosa in più sui nostri vicini di casa. Incontri con esperti del settore sociale per capire i motivi, che spingono giovani e padri di famiglie all’uso di sostanze stupefacenti. Proviamo ad aiutare i nostri ragazzi a farne a meno, proviamo ad ascoltarli, a capire di cosa hanno bisogno. Diamo un’alternativa alle nuove generazioni a non avvicinarsi a questa minaccia, diamo ai giovani la possibilità di incontrarsi in luoghi di aggregazione dove si faccia cultura e si abbia la possibilità di interagire con tutte le differenti comunità presenti nella nostra città. Dobbiamo stare al fianco delle famiglie che vivono nel silenzio e nella solitudine questi drammi, dando loro assistenza e soluzioni. Inoltre suggeriamo di attivare, finalmente, un censimento su tutte le abitazioni in affitto, verificare i permessi di soggiorno, controllare la città anche con servizi notturni e non lasciarla abbandonata a se stessa. Sosteniamo le forze dell’ordine che presidiano il vasto territorio al meglio, considerando il limitato numero di personale, e ci rendiamo disponibili ad accompagnarvi personalmente dai massimi organi provinciali e regionali per condividere una battaglia per la legalità e l’integrazione. “Dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere”.