Avezzano. “La recente ondata di maltempo che ha riportato su quasi tutto il territorio regionale abbondanti precipitazioni dopo almeno due mesi di gran caldo, non ha certamente risolto l’annoso problema della siccità nella Marsica, ed in particolare nella vallata del Fucino dove, ancora una volta, si è assistito alla triste “processione” degli approvvigionamenti presso i canali principali, con enormi difficoltà, specie per i piccoli imprenditori agricoli che non possono permettersi metri e metri di tubi idrici per collegare i propri campi con i pozzi principali”.
A scriverlo, in una nota alla stampa, Abruzzo Azione.
“Il Fucino in questo contesto trova grandi ritardi in tema di innovazione tecnologica nell’irrigazione dei campi ed alla prevenzione, oltre che riduzione degli sprechi sia in tema idrico sia in termini di inquinamento. Una risposta concreta, seguendo l’esempio delle coltivazioni europee che hanno incarnato l’evoluzione tecnologica come risposta alla capacità produttiva, può trovare “terreno fertile” anche nel Fucino, dove la progettazione di invasi sembra utopica ma una proposta legislativa atta a favorire le piccole aziende all’accesso al finanziamento a tasso agevolato per la costruzione di pozzi e sistemi tecnologici per garantire il normale svolgimento di attività agricola, quale la filiera produttiva che prevede una quantità minima di irrigazione per prodotto per garantirne la qualità, può essere una risposta capace di smorzare le crisi in momenti di siccità o comunque prevenire rischi in momenti dove il risparmio idrico è necessario”.
“La proposta di “Azione Abruzzo” – dichiara Simone Cococcia, responsabile per Azione, delle Politiche giovanili, Protezione Civile e Professioni – è incentrata nel rispettare e valorizzare quel processo di innovazione come reazione ad una necessità produttiva che è in linea con gli obiettivi della PAC in tema di sicurezza negli approvvigionamenti e garantire un prezzo equo di libera circolazione dei prodotti ed in linea con quanto stabilito dal regolamento 178/2002 in tema di Food Safety in tema di sicurezza ed in tema di filiera agro-alimentare. La proposta – prosegue Cococcia – “è quella di una legge regionale atta al finanziamento di tecnologie idriche, come pozzi ed altro, con il fine di evitare lunghe file sui canali principali e problemi di struttura logistica per le piccole aziende che non possono permettersi metri e metri di tubi idrici per collegare i propri campi spesso fuori dalla portata dei fossi principali, con l’obiettivo di incentivare lo sviluppo tecnologico ed il risparmio idrico ed anche come impatto ambientale, ma soprattutto come risposta innovativa per garantire alle imprese agricole di svolgere la loro attività in modo innovativo e con uno sguardo rivolto al rispetto dell’ambiente”.