Avezzano. I lavoratori della Siapra (Ex Fiamm) chiamati a votare per decidere sul loro futuro. Dopo mesi di botta e risposta, di scioperi e proteste le parti sociali hanno trovano un’intesa con l’azienda. Nello specifico si è detto sì al riconoscimento dei premi ai dipendenti e sono stati stabilizzati ii 28 precari e per il riconoscimento dei premi. Ma a dire l’ultima parola saranno i lavoratori. Domani, in tre diversi momenti – 9 – 10.30; 14 – 15.30; 22 – 23.30 – i dipendenti potranno analizzare e votare il documento. Dal tavolo sono andati via i rappresentanti della Fim-Cisl che non hanno ritenuto opportuno continuare la trattativa a quelle condizioni. I lavoratori, circa 350, diversi mesi fa reclamarono la carenza dei premi di produzioni e di altri bonus che nel 2009 vennero eliminati in concomitanza con la fase di ammodernamento dell’azienda. La Fiamm, infatti, 5 anni fa decise di abbandonare i siti dell’Europa dell’Est dirottando circa 35 milioni di euro nello stabilimento di Avezzano che venne raddoppiato. Con l’operazione vennero assunti 110 dipendenti e ai lavoratori si chiese qualche sforzo per aiutare la causa. A distanza di anni, però, gli operai hanno deciso di battere i pugni e di reclamare il dovuto. Ogni dipendente, infatti, avrebbe dovuto prendere circa 2mila e 500 euro in più all’anno. Non trovando inizialmente l’accordo, però, i lavoratori hanno incrociato le braccia e hanno iniziato a protestare. Sono stati organizzati diversi scioperi per attirare l’attenzione sul mancato riconoscimento dei premi. Nei giorni scorsi, poi, azienda e parti sociali si sono seduti a un tavolo e hanno aperto la discussione. Sul tavolo sono state messe le richieste dei dipendenti e le esigenze del sito. I delegati della Siapra hanno spiegato che non c’è l’intenzione di investire in Marsica ma in altri siti. Non è escluso però che dei nuovi progetti ne beneficeranno anche i dipendenti dello stabilimento di batterie di Avezzano. L’azienda ha dato l’ok per la stabilizzazione dei 28 precari e hanno detto sì al riconoscimento di alcuni bonus. Dal tavolo, dove erano seduti i rappresentanti di Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uil-Uilm e Fismic, la Fim si è andata via non partecipando alla fine della trattativa spiegando che c’è stato un comportamento poco corretto da parte del management del sito e delle altre sigle sindacali. Ora spetterà ai 350 del sito analizzare l’accordo e decidere se approvarlo o no.