Tagliacozzo. Si torna a Villa Bella. Questa sera, nella storica struttura sogno di tante generazioni, si terrà l’inaugurazione della mostra “Contemporanea2017”. Sarà l’occasione di rivedere quella che viene definita un patrimonio architettonico di cui non si conosce ancora il futuro. Villa Bella, punto di ritrovo estivo per intere generazioni, quando le piscine si riempivano di residenti e turisti, e invernale quando la popolazione partecipava in massa a eventi, feste con balli e canti all’interno dello stabile, ora rischia di restare in balia del tempo e dei vandali ancora per tanti anni.
Prima che fosse abbandonata a se stessa e che le pareti della struttura centrale, le vasche delle piscine e gli altissimi trampolini si deteriorassero progressivamente, Villa Bella era un vero paradiso.
Oggi è un monumento al degrado, all’abbandono, all’incuria, un esempio di dequalificazione urbana, uno scorcio cittadino decisamente inquietante e triste. Il complesso nautico-sportivo fu costruito in epoca fascista e progettato dal grande architetto Enrico del Debbio, l’autore del Foro Italico, a ora è uno dei più inspiegabili esempi di architettura dimenticata. Era il 1933 e il podestà Domenico Amicucci, molto legato al Duce, pensò di realizzare a Tagliacozzo un’opera per la gioventù dell’epoca. Nacque un complesso di impianti sportivi come non si era mai visto nella Marsica. Allora erano poche le persone che avevano visto il mare e tanto meno una piscina, pochissimi quelli che sapevano nuotare. Venne convocato così un grande architetto come Enrico del Debbio. Da allora intere generazioni sono cresciute giocando a pallavolo nel campetto, oppure sulla pista di pattinaggio, o nuotando nelle piscine e tuffandosi dal trampolino olimpionico. Villa Bella ha rappresentato per anni, dal Dopoguerra in poi, fino agli anni 70, un punto di riferimento per la città. Nel 2009 è partita la gara di appalto per i lavori di ristrutturazione con un progetto da 650mila euro, ora i fondi sono stati impiegati ma il grosso del complesso è ancora da ristrutturare. Ora il parcheggio sotterraneo è pronto, se pur ancora chiuso, e anche l’esterno dell’edificio principale e il campetto da calcetto sono terminati, ma il resto giace in uno stato di totale abbandono, avvilito da una incessante attività di vandalismo e dal più completo oblio da parte delle molteplici amministrazioni che si sono succedute. Tutto è in disfacimento sotto una coltre pietosa e impietosa di foglie secche, non c’è una targa, un’indicazione, un riferimento. Al centro della smisurata vasca è cresciuto un salice, piangente non a caso. Questa sera alle 23 le luci di Villa Bella si riaccenderanno con l’esposizione Contemporanea 2017. Una mostra di arte contemporanea allestita negli spazi abbandonati fortemente voluta dall’amministrazione comunale per dare un segnale di speranza e far capire che, dalla polvere dei detriti, dalle mura coperte da imprecazioni e messaggi d’amore, dalla vasca della piscina un tempo scenografia dell’estate tagliacozzana, può nascere ancora qualcosa.