Trasacco. Davanti al tribunale di Avezzano deve rispondere di atti contrari alla pubblica decenza e oltraggio alle forze dell’ordine. Nei guai un quarantenne di Avezzano che a Trasacco, il giorno della festa del Santo Patrono, in pieno centro, dopo una gara podistica, pensò di spogliarsi completamente dei suoi indumenti restando in mutande. Tutto questo per farsi una doccia in pubblico, non tralasciando di insaponarsi anche nelle sue parti intime ed usando delle taniche di acqua per sciacquarsi. Ieri davanti al tribunale di Avezzano è iniziato il processo per il quale l’atleta è accusato di una eccessiva noncuranza, culminata nel tentativo riuscito di asciugarsi e deodorarsi, nonostante l’intervento delle forze dell’ordine. Una vigilessa del comando di Polizia Locale del Comune di Trasacco in servizio di viabilità e controllo per il passaggio della gara podistica, proprio nella strada trasformata in bagno “pubblico” dal corridore, interveniva invitando l’uomo a spostarsi in un posto più appartato, considerata la presenza di molte persone, tra cui anche bambini. L’uomo in mutande, secondo l’accusa, non gradendo l’intromissione della vigilessa, pensò anche di arricchire lo spettacolo con minacce e oltraggi al pubblico ufficiale, continuando a far mostra di sé, ignorando la presenza di numerose persone incredule del comportamento sfrontato e indecente dell’uomo. Dopo una prima multa per atti contrari alla pubblica decenza, ora il processo.