Santa Jona. Una cometa molto vicina alla terra, e per questo visibile ad occhio nudo, un gruppo di ragazzi e la loro innata curiosità, un telescopio da posizionare in un luogo buio lontano dalle luci cittadine e… una perturbazione in arrivo. Arcangelo Mimmino Ciccarelli, del laborio di astronomia AstroLab, ci racconta come è nata la serata astronomica di qualche sera fa, in cui si è riusciti ad osservare il cielo e soprattutto la cometa Wirtanen, in seguito allo spegnimento dell’illuminazione cittadina.
E’ questo lo scenario di una piccola ma avvincente storia, che prende le mosse dal progetto scolastico AstroLab “hai mai visto il Sole?”, e che vista l’eccezionalità dell’evento, si anima ed esce da un percorso pianificato, per dare vita ad una attività extra-scolastica. Il progetto di astronomia approvato per le classi terze, della scuola media di Celano, fortemente voluto nei mesi passati dalla prof.ssa Eliana Morgante, prevedeva una serie di attività didattiche in aula, da svolgersi all’interno della torre di Sud-Est del castello di Celano, ma l’idea di andare oltre e di organizzare una sessione osservativa extra-scolastica al telescopio, in prossimità della massima luminosità apparente della cometa Wirtanen, e che offrisse ai ragazzi la visione ad occhio nudo di una cometa, era troppo allettante. Privilegiando quindi la data delle osservazioni in prossimità della giornata di oggi, giorno in cui il corpo celeste e la nostra Terra si sarebbero trovati alla minima distanza reciproca, circa trenta volte la distanza Terra-Luna, si iniziò a tenere sotto stretto controllo le previsioni meteo.
Verificato che tutti i modelli prevedevano cattivo tempo da mercoledì 12 in poi, si decideva di rompere gli indugi, dandone comunicazione anche al sindaco di Celano Settimio Santilli, che da tempo sostiene con vivo interesse il progetto di astronomia nelle scuole. D’urgenza occorreva organizzare, anticipandola a martedì 11, una serata osservativa, altrimenti i ragazzi avrebbero perso l’opportunità di osservare, e chissà per quanti anni, una cometa ad occhio nudo. Formato un gruppo di lavoro costituito da un rappresentante di classe per ogni sezione, si avvisavano i genitori dell’imminente serata al telescopio, formando due gruppi, il primo dalle ore 19 alle ore 20, il secondo dalle ore 20 alle ore 21. Molti saranno stati presi alla sprovvista, ma l’eccezionalità dell’evento e il pericolo di avere il cielo coperto dalle nuvole, era troppo grande per temporeggiare ulteriormente.
Nel frattempo, avvisati della necessità di abbattere l’inquinamento luminoso per la speciale serata osservativa prevista presso il borgo di Santa Jona, il sindaco di Ovindoli Simone Angelosante e il consigliere Vincenzo Iacchetta, si affrettavano ad autorizzare lo spegnimento delle luci del paese: tutto il paese, non solo una piazza o una singola strada! Caso più unico che raro in Italia, che dimostra l’attenzione posta da queste persone, in continuità con il progetto AstroLab “hai mai visto il Sole?”, già approvato dall’amministrazione del Comune di Ovindoli, per la valorizzazione culturale, turistica e delle bellezze naturali (cielo notturno compreso), di Ovindoli e del borgo di Santa Jona.
La serata si presentava con una nuvolosità pomeridiana residua, che lentamente lasciava il posto ad una magnifica stellata, con temperature tra uno e due gradi centigradi e un discreto vento teso, che tuttavia, si percepiva solo come un leggero movimento dell’aria, essendo noi stazionati sulla piazzetta, riparati all’interno del borgo. Fatte le presentazioni e descritti sinteticamente gli argomenti della serata, si provvedeva a spegnere le luci del borgo e ad accendere le stelle nel cielo ormai nero, per parlare di inquinamento luminoso: grande fu lo stupore dei ragazzi nel vedere quante stelle ci fossero lì nel cielo, al buio, non appena spente le luci! Nulla è più efficace di un’esperienza diretta, per la comprensione di un fenomeno!
Si comincia subito con l’orientamento nel cielo alla ricerca della stella Polare con il Piccolo Carro (il Grande Carro è dietro le montagne in attesa di sorgere), poi Cassiopea con cui aiutarsi per cercare, da un lato la Polare, e dall’altro Andromeda e Pegaso, quindi una sbirciatina alla galassia di Andromeda, visibile con questo cielo buio anche ad occhio nudo; e poi l’Auriga con la sua Capella, i Gemelli con Castore e Polluce e, ormai sorta, la bellissima Orione con le sue Betelgeuse e Rigel e, sotto le tre stelline della cintura, la nebulosa di Orione. Risalendo su nel cielo, un salto veloce sulle Pleiadi e, per chiudere, la visione della cometa Wirtanen, prima al telescopio, poi indicata nel cielo, anche ad occhio nudo: infatti, immersi nel buio del borgo di Santa Jona, con un SQM misurato pari a 20,67 (Sky Quality Meter), la cometa Wirtanen era chiaramente visibile ad occhio nudo come un piccolo batuffolino tra le stelle. Erano felicissimi i nostri tredicenni di aver visto la loro prima cometa! Ma il cielo notturno aveva per loro in serbo ancora una sorpresa, infatti con un’esplosione di gioia per tutti, in prossimità della chiusura della serata (ore 21:10 circa), il passaggio di un “bolide”, un grosso meteorite che si disintegrava nell’atmosfera, e che percorrendo praticamente tutto il cielo verso Nord-Ovest, regalava un’ultima grande emozione: “era proprio grossa, non finiva mai” è l’esclamazione che si rincorreva tra i ragazzi per questa meteorite che, con una scia persistente di colore marroncino arancio, ha disegnato in cielo una traccia compatibile con il radiante delle Geminidi, sciame meteorico che ha il suo massimo nei giorni dal 10 al 15 di Dicembre.
Con grande soddisfazione personale, poi, la serata si chiudeva con i ragazzi che, ormai spigliati, dichiaravano il nome degli oggetti che io indicavo nel cielo.
Il prossimo appuntamento è per gennaio, con la didattica pianificata sul Sole e sulle costellazioni, nella nuova aula allestita presso la torre di Sud-Est del castello di Celano, subito dopo l’inaugurazione della stessa, con la dottoressa Lucia Arbace, direttrice del polo museale d’Abruzzo.