Avezzano. “La nostra posizione è chiara e immutabile: non vogliamo che la Marsica perda la sua identità naturalistica e di luogo dove la qualità della vita è alta. Non vogliamo che il nostro territorio, nella sua interezza, si identifichi come l’interporto dei rifiuti della Regione Abruzzo.
Accogliamo, quindi, con favore il fatto che il sindaco di Avezzano in primis e, poi, tutto l’arco del Consiglio comunale nella sua interezza e rappresentatività abbiano deciso di abbracciare le nostre istanze, amplificando la nostra voce di amministratori”.
I sindaci Nicola Blasetti, Nicola De Simone e Pasqualino Di Cristofano hanno pronunciato queste parole, alla presenza nel neo assessore alle politiche ambientali, Maria Antonietta Dominici, e di fronte ai consiglieri di maggioranza e di minoranza di Avezzano, impegnati lunedì nei lavori della Commissione Ambiente.
Una Commissione che è stata ‘allargata’ per l’occasione e convocata in maniera ‘straordinaria’ proprio per affrontare il macro-tema dello smaltimento e della messa a riserva di varie sostanze nell’impianto di compostaggio, che sorge all’interno di una cava di Massa d’Albe, posta a soli 500 metri dall’Anfiteatro romano e a 1 chilometro e 100 metri di lontananza dall’asilo di Magliano. Ha dichiarato il presidente del Consiglio comunale, Fabrizio Ridolfi, dopo gli interventi dei consiglieri di maggioranza e di minoranza: “Quando i Comuni del territorio chiedono ascolto, presenza e sostegno, Avezzano, come città capoluogo di un’area strategica quale la Marsica, c’è sempre e scende in campo”.
Secondo la richiesta avanzata alla Regione dalla ditta, che si occupa di trattamento biologico di rifiuti organici differenziati, nell’impianto di compostaggio di Massa potrebbero essere conferiti fanghi industriali, civili e agroindustriali. “Della questione, abbiamo già interessato il vertice regionale Marco Marsilio”, hanno affermato i tre sindaci di Massa, Scurcola e Magliano. In Commissione, maggioranza e minoranza hanno ascoltato le richieste dei sindaci, che hanno chiesto sostegno ad Avezzano, nella sua veste di città-territorio. “Oggi, – hanno sottolineato i primi cittadini – la coesistenza con l’impianto di compostaggio ha raggiunto una certa tranquillità. Con questa richiesta recente, invece, potrebbero palesarsi nuovi e vecchi disagi all’orizzonte, soprattutto connessi al cattivo odore”.
La Marsica, dal canto suo, con i suoi tre impianti di Aielli, di Borgo Incile e di Massa d’Albe, ‘lavora’ il 65, 93% (dati ISPRA) dei rifiuti di tutta la Regione Abruzzo. “Non possiamo permettere – hanno concluso i tre primi cittadini – che il nostro territorio diventi un’area geografica asservita al servizio di gestione rifiuti, considerando anche che la popolazione della Marsica rappresenta solo un decimo di quella regionale”. Quello che è stato un vero e proprio incontro preliminare ha permesso agli amministratori di designare i primi passi concreti da compiere. Domani, alle ore 16, i rappresentanti di Massa d’Albe, Scurcola Marsicana, Magliano dei Marsi e, quindi, anche Avezzano incontreranno a Pescara l’assessore con delega ai Rifiuti, Campitelli. “Quello che si può fare subito, è scrivere un documento condiviso, approvato dalle 4 municipalità – ha affermato infine il presidente del Consiglio comunale, sintetizzando le posizioni dei consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza, presenti in Commissione – che dia robustezza e istituzionalità ad un percorso di monitoraggio territoriale”. Per Ridolfi, “Il documento condiviso dovrà poi essere trasformato in una mozione da portare all’attenzione del prossimo Consiglio comunale utile, per la sua approvazione definitiva. La mozione, inoltre, una volta approvata, potrà essere trasmessa anche agli altri Comuni della Marsica per allargare il cerchio: vogliamo porci in una condizione di osservatorio ‘ambientale’ rispetto alla vicenda delicata, sempre per il bene della Marsica e della sua vocazione territoriale, orientata anche al turismo”.
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