Avezzano. Ricerca, innovazione e nuovi posti di lavoro. Sono queste le basi della nuova realtà produttiva che sta nascendo nella Marsica. Il sito, che nascerà nel nucleo industriale di Avezzano, capterà una fetta di mercato prima coperto dalla Vesuvius e tutto sulla ricerca. La cordata di imprenditori, alcuni in passato legati al vecchio sito della multinazionale, supportati dalla Regione Abruzzo sono certi che entro 3 anni arriveranno a 200 dipendenti. “L’idea è nata perchè alcuni vecchi dirigenti della Vesuvius quando hanno saputo quello che stava accadendo mi hanno contattato e insieme abbiamo deciso di fare qualcosa”, ha commentato Adriano Furioso, ex direttore generale della Vesuvius, “mi sono subito attivato per cercare degli interlocutori istituzionali che ho trovato nel consigliere regionale Lorenzo Berardinetti e nel vice presidente del consiglio regionale, Giovanni Lolli. E così è partita questa sfida che, se non ci saranno intoppi burocratici tra quale mese si concretizzerà”. Il settore nel quale si andrà a operare è quello che fino al 23 dicembre del 2016 veniva servito dalla Vesuvius dove lavoravano 83 dipendenti, oggi a casa con gli ammortizzatori sociali. La nuova azienda, però, non avrà alcun rapporto con la multinazionale che ha trasferito in Polonia tutta la produzione di cui si occupavano l’Abruzzo e la Sardegna.
“La sede principale sarà ad Avezzano, non ci saranno succursali”, ha continuato Furioso, “se riusciamo a partire nel giro di qualche mese, come ci auguriamo di poter fare, quando entreremo a regime tra tre anni avremo tra i 180 e i 200 dipendenti. Si tratta di un grande progetto lavorativo con un investimento di 23milioni di euro”. Lo stabilimento, che sorgerà nel nucleo industriale di Avezzano, sarà all’avanguardia dal punto di vista energetico e della sostenibilità. “Sarà un centro di ricerca per nuove miscele refrattarie”, ha precisato Furioso, “faremo dei dispositivi refrattari per il controllo del flusso dell’acciaio. Mentre prima la Vesuvius pensava solo ad assemblare i pezzi, noi faremo invece ricerca per crearli con miscele meno inquinanti, più economiche e più all’avanguardia. Cercheremo di recuperare un nuovo sito, senza creare altri, e selezioneremo personale altamente qualificato: dai laureati con una perfetta padronanza della lingua inglese fino agli operai. Non abbiamo alcun obbligo nei confronti della Vesuvius, ma non è escluso che parte delle loro maestranze potranno lavorare con noi”. Furioso ha voluto concludere precisando che “tutto questo sarà possibile perchè abbiamo avuto un grande supporto da parte della Regione, da parte di Lolli e di Berardinetti, che ci stanno seguendo passo dopo passo”.