Pescina. Si è gettato dal camion in corsa sull’autostrada, ma riesce a salvarsi e fugge a piedi. Pensava di aver investito una persona. Si tratta di L.A.V., 38 anni, di Avezzano. Ora è stato denunciato dalla polizie a dovrà rispondere di attentanto alla sicurezza dei trasporti, rimozione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro, contraffazione di strumenti destinati a pubblica certificazione, guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e appropriazione indebita.
Tutto è cominciato quando degli automobilisti hanno segnalato a una pattuglia della polstrada di Pratola in servizio sull’A/25 un conducente di un veicolo commerciale che si era gettato dal camion in corsa. Al chilometro 113 sulla carreggiata Roma Pescara hanno trovato un camion Iveco Magirus gravemente danneggiato nella parte anteriore, in stato di abbandono sulla corsia di marcia e pochi metri avanti una macchina operatrice, utilizzata per taglio dell’erba oltre la carreggiata, posizionata in maniera trasversale all’asse stradale e danneggiata nella parte posteriore. Dalle prime testimonianze raccolte, emergeva che il bestione della strada aveva tamponato senza che alla guida vi fosse il conducente. E’ stata poi segnalata agli agenti una persona a piedi che si stava dirigendo verso il casello di Pescina. Una volta posti in sicurezza i due veicoli gli agenti della pattuglia sono tornati indietro chiedendo l’intervento di una unità di questa Squadra di Polizia Giudiziaria. Sul viadotto “Ponte della Valle”, gli agenti hanno notato la presenza di un uomo che camminava sulla corsia di emergenza con direzione Roma il quale, alla vista della polizia ha tentato di allontanarsi scavalcando la barriera di protezione del viadotto rimanendo aggrappato e sospeso nel vuoto.
Sono riusciti ad afferrarlo per le braccia riportandolo in carreggiata sulla corsia di emergenza. Il giovane era in stato confusionale e presentava varie escoriazioni e perdite di sangue su tutto il corpo. Nella circostanza, riferiva di aver abbandonato il veicolo che guidava perché, durante la marcia, aveva sentito un forte urto e pensando di aver investito qualcuno ha deciso di abbandonare l’abitacolo lasciando che il trattore stradale proseguisse la marcia senza controllo per oltre un chilometro e mezzo e, dopo aver urtato più volte a destra e sinistra della carreggiata, si è fermato solo dopo aver tamponato la macchina operatrice indicata, ponendo in serio pericolo la sicurezza della circolazione stradale. Il camion sarebbe potuto finire sulla corsia opposta. Nel sangue del giovane sono state trovate tracce di cocaina e cannabinoidi. All’interno del camion c’erano due siringhe usate da poco ancora con il sangue all’interno, un cucchiaio da tavola con sostanza depositata e sangue dappertutto. Da un accurato controllo sul veicolo è stata rinvenuta una calamita posta sul sensore del bulbo del cambio al fine di falsificare il corretto funzionamento del cronotachigrafo digitale facendo sembrare il veicolo fermo quando in realtà è in circolazione in modo da rimuovere con dolo le cautele contro gli infortuni sul lavoro alterando gli strumenti destinati a pubblica certificazione. Il camionista avrebbe dovuto trovarsi in Lombardia per la consegna di alcuni materiali caricati sul semirimorchio che al momento dei fatti non era in quel luogo. Il titolare della ditta ha presentato denuncia contro il suo dipendente per appropriazione indebita.