Avezzano. Dopo lo slittamento delle date originarie per motivi tecnici, finalmente si è alzato il sipario sullo spettacolo “Due”, andato in scena, ieri giovedì 9 febbraio, al Teatro dei Marsi di Avezzano. A giudicare dall’entusiasmo e dalla partecipazione che hanno preceduto l’evento, l’attesa per l’esordio teatrale di Raoul Bova, divo e volto noto della tv e del cinema italiano, era altissima. A affiancare sul palcoscenico abruzzese l’attore romano, troviamo la bravissima, e più smaliziata, Chiara Francini. Marco e Paola sono prossimi al matrimonio dopo anni di convivenza, ma la loro storia sembra subire una brusca frenata quando si interrogano sul loro futuro e su come saranno tra vent’anni.
Inutile dirlo, per entrambi, la visione della vita di coppia è estremamente divergente. In questa commedia dal sapore agrodolce, anche se dai connotati mai realmente drammatici, vengono messi in risalto i dubbi, le paure e le insicurezze dei futuri sposi, ma anche i sogni e le speranze per un futuro ricco di felicità e passione. Il passo verso il si all’altare, si sa, è un momento delicato e difficile in cui ci si trova a riflette su come cambierà la vita dopo aver infilato al dito la fede nuziale. Lo spettacolo scorre via veloce tra lunghi dialoghi, brevi danze e numerosi sketch e, man mano che si rivelano i lati più intimi dei personaggi, lo spettatore è chiamato a riflettere sugli interrogativi che “Due” sembra voler porre a ognuno di noi. Saremo felici? Avremo dei figli? Avremo degli amanti? Avremo ancora un bel fisico? Proveremo ancora attrazione l’uno per l’altra?
Chiara Francini è l’anima di “Due”, versatile nelle sue interpretazioni e capace di catalizzare su di sé gli sguardi dell’intera platea. Che sia un momento di ilarità o di riflessione poco importa, l’attrice toscana non ha mai un calo d’intensità o appeal. Brava e convincente, dunque. Bova, invece, chiamato a interpretare un personaggio meno appariscente ma più silenzioso e introverso, è autore di una prestazione piuttosto altalenante e non del tutto convincente per personalità e carisma. L’esperienza e il carattere non gli mancano e, ne siamo certi, man mano che prenderà confidenza con il palcoscenico, le sue prestazioni aumenteranno di livello. In definitiva, “Due” è una commedia davvero piacevole e divertente, complice il ritmo ben equilibrato tra fasi statiche e momenti più serrati, in grado di coinvolgere lo spettatore dall’inizio alla fine dello spettacolo. Federico Falcone