Avezzano. Si allarga l’inchiesta sui lavori per la realizzazione del nuovo municipio previsto nell’intervento urbanistico del “Contratto di quartiere II”. Spunta un nuovo indagato e scattano nuovi interrogatori. Ora nel mirino della magistratura ci sono cinque persone, un ex assessore, Vincenzo Ridolfi, un tecnico del Comune, Massimo De Sanctis, e tre professionisti, Goffredo Mascitti, Paolo Santoro ed Enrico De Cristofaro, quest’ultimo finito nell’inchiesta guidata dal sostituto procuratore Maurizio Maria Cerrato con una posizione defilata e con l’accusa di non aver adeguato il piano di sicurezza durante l’intervento di due ditte in subappalto. Gli altri sono invece indagati Per truffa aggravata in concorso ai danni dello Stato, in questo caso del comune che è un ente pubblico. Nei giorni scorsi sono stati ascoltati e la procura sarebbe orientata a richiedere un giudizio immediato nei confronti degli indagati. Sarà il gip del tribunale di Avezzano a decidere il da farsi. Secondo l’accusa i costi per la realizzazione del nuovo municipio in via Aldo Moro sfiorano i 10 milioni, il doppio rispetto all’iniziale appalto. La complessa inchiesta sui fondi riguardanti la costruzione del nuovo municipio della città è comunque ancora tutta da chiarire. Sulla vicenda è intervenuto l’ex assessore Ridolfi, difeso dall’avvocato Roberto Verdecchia. “Il sostituto procuratore ha voluto ascoltarmi di nuovo in merito alle vicende relative alla costruzione del nuovo palazzo municipale”, ha spiegato, “e ho ritenuto di non dover aggiungere altro in quanto convinto di aver già chiarito la mia estraneità ai fatti contestati. Ritengo altresì doveroso che la giustizia faccia il suo corso per accertare le eventuali responsabilità, qualora esse sussistano”.