Magliano de’ Marsi. E’ stato approvato il piano per il recupero storico di Magliano de’ Marsi e delle sue frazioni. Non sono mancate però frizioni durante i lavori del consiglio tra gli esponenti della maggioranza e i rappresentanti dell’opposizione presenti. Il progetto, di cui ha già parlato MarsicaLive, è stato contestato dai consiglieri di opposizione che hanno accusato la maggioranza di aver “dato il peggio di sé”.
“Nessuno tra i consiglieri di maggioranza e tra gli assessori, tranne sindaco e assessore all’Urbanistica, avevano compreso il significato e la necessità dell’unica delibera all’ordine del giorno del Consiglio Comunale del 19 maggio scorso”, hanno precisato Marco Di Girolamo, Antonio Iannucci, Andrea Morgante e Antonio Morgante, “la curiosità era invero molta, considerato che gli articoli di stampa che hanno preceduto il consiglio riportavano di un mirabolante nuovo “piano di recupero” con annessa riqualificazione dei borghi del Capoluogo e delle frazioni di Rosciolo e Marano e conseguente “nuova vita” dei centri storici.
Nulla di tutto questo.
Nessun piano, nessun articolato, nessuna visione strategica, ma solo una scandalosa puntale norma che dovrebbe consentire, secondo le intenzioni dei suoi proponenti, permessi a costruire in deroga nei centri storici per interventi di carattere privato. Come minoranza, uscendo dall’aula consiliare, e dichiarando con forza la volontà di “non essere complici”, si è messo in chiaro il rischio di una delibera che manca dell’essenziale requisito della oggettività e dell’interesse pubblico: a chi serve? Un via libera abbreviato e facilitato per interventi che vorrebbero sfruttare i bonus 110 per cento? Un vantaggio per i proprietari o anche per gli intermediari?
Qualche assessore o consigliere che sta seguendo pratiche di tale tipo e che, avendo incontrato l’ostacolo di non poter ottenere un permesso in deroga, si è prodigato ad impegnare, con un Consiglio straordinario, tutti gli eletti nell’approvare la norma “facilitatoria”? Tra l’altro, è stato evidenziato con forza e fermezza come la delibera sia del tutto illegittima, poiché fa riferimento ad una legge nazionale che prevede il “permesso in deroga” solo per gli interventi pubblici e non anche per quelli privati.
Inoltre, il riferimento alle leggi regionali che hanno parzialmente previsto tale possibilità è del tutto azzardato e spericolato, considerato che le stesse leggi regionali sono state impugnate dal Consiglio dei Ministri innanzi alla Corte Costituzionale. Dopo il ‘coup de théâtre’ andato in scena mercoledì sera sarà difficile, anzi impossibile, che il Consiglio Comunale maglianese potrà assistere in futuro a una peggiore dimostrazione di pressappochismo e di spericolata trasformazione degli interessi di qualcuno in interessi di tutta la collettività.
Interessi particolari trasformati, a suon di comunicati stampa, in ‘regolamenti’ fantasma e ‘piani urbanistici’ finti.
Vigileremo in modo attento affinché non vi siano manovre strane, esaminando da qui ai prossimi mesi ogni singolo permesso di costruire in deroga rilasciato, visto che ogni predetto permesso dovrà comunque passare preventivamente al vaglio del Consiglio Comunale al fine di dichiarare, appunto, il pubblico interesse!”.