Avezzano. La speranza è quella di tornare alla normalità, di tornare ad abbracciare i nostri cari, di riuscire di nuovo a parlare di progetti, che non sia più un futuro incerto, tra la paura di ammalarsi, la precarietà del lavoro e i disagi di una vita sociale ormai ridotta all’essenziale.
Su questa speranza quest’anno si sono accese le luci degli alberi e delle luminarie nelle piazze e nei centri delle città e dei paesi della Marsica. Diversi Comuni ancora non hanno organizzato nemmeno le luci. Sono stati giorni intensi per le amministrazioni comunali che hanno aderito agli screening per contrastare il contagio da Coronavirus e non c’è stato tempo e nemmeno modo.
Il Natale è la festa dei bambini, con il naso in su tra fili e giochi di luci che scendono dal cielo, delle piste di pattinaggio in piazza, delle cioccolate calde ai mercatini. Il Natale 2020 non avrà nulla di tutto questo ma se ci fermiamo un attimo a riflettere… È vero: il dilagare di un pericoloso virus ci ha tolto tanto ma ci ha anche fatto fermare e ci ha fatto capire il vero valore delle cose e delle ricorrenze religiose.
Proprio come il Natale, simbolo della Natività, di Gesù che nasce in una capanna, nella povertà ma nell’amore.
Non pochi marsicani hanno perso i propri cari proprio a causa dell’aggressività del Covid19. C’è chi ha visto persone care uscire di casa in ambulanza e non rientrare mai. Il Covid ha tolto anche il rito religioso del funerale. Sono cambiate le dinamiche di tutto. Non ci sono più strette di mano, carezze, il conforto e il calore di un abbraccio per chi piange un parente, un amico. Elaborare i lutti di questi mesi è difficile, se si può dire, è ancora più difficile.
I social spesso sono diventati “sfogatoi” di chi è pro, di chi è contro… Sono sempre di più quelli contro a prescindere ma i commenti sono sempre di più, su tutto. Siamo stati attoniti di fronte a una sanità che ci saremmo aspettati pronta a gestire una seconda ondata ma così non è stato. C’è stata incertezza, paura, dolore.
Abbiamo visto i commercianti iniziare ad addobbare le loro vetrine come ogni anno, anche se in ritardo. Poi alla sera li abbiamo visti indugiare perché ancora non era ben chiaro cosa dovessero fare il giorno dopo: aprire o no. C’è chi si è reinventato investendo sulle vendite on line o a domicilio.
Abbiamo intervistato i politici, abbiamo documentato e ci siamo esposti per le vie delle città tra tamponi e test alla popolazione.
Su tutto questo anche quest’anno si sono accese le luci di Natale: sono un segno di speranza. E con questo stato d’animo abbiamo raccolto le immagini che le raccontano. Se vi fa piacere vedere pubblicate le vostre foto inviatele a [email protected] e le aggiungeremo!
Ad Avezzano le luminarie saranno accese sabato mentre da Ortucchio l’amministrazione fa sapere che gli addobbi arriveranno tra qualche giorno.