“Siamo al nostro sesto racconto, anche questo pieno di gioia ed entusiasmo”. Per Valerio Montaldi, che sta partecipando alla Gmg a Lisbona insieme a 400 giovani provenienti dall’Abruzzo e dal Molise, la gioia è sempre di più.
“Come al solito, nella mattinata abbiamo partecipato alla catechesi tenuta sempre dal vescovo Gervasoni, che oggi ha trattato il tema delle nozze di Cana”, ha continuato, “purtroppo per questioni di tempo non abbiamo potuto condividere le riflessioni nate durante la catechesi, ma in compenso siamo passati per la casa di riposo degli anziani di Cadaval, e lì abbiamo suonato per loro un brano mentre passavamo. Siamo stati felicissimi di aver reso quelle persone più radiose. In seguito abbiamo celebrato come ieri la messa al santuario e poi pranzato velocemente, per metterci in cammino di Lisbona.
Oggi è stata una giornata piena di cultura e di vento. A parte gli scherzi, abbiamo visitato molti luoghi davvero incantevoli, come la chiesa di Sao Domingo, dove abbiamo vissuto un momento di preghiera in stile Taize, ascoltato la storia del castello di Lisbona e della piazza Rossio. Dopodiché abbiamo visitato la cattedrale, in stile romanico-gotico, come ci ha spiegato don Lorenzo, e la chiesa di Sant’Antonio da Padova, che però abbiamo scoperto essere nato proprio qui a Lisbona, con il nome di Ferdinando.
Dopo abbiamo partecipato all’accoglienza del Papa insieme a circa mezzo milione di fedeli, seguendo l’evento dai maxi-schermo. Infine abbiamo passato il resto del pomeriggio sparsi a fare acquisti e a scambiare doni con altri giovani della GMG. Come sempre è davvero bello incontrare altre persone. Io inoltre ho incontrato mio cugino casualmente per le strade di Lisbona, ed è stata una gioia incredibile poter riabbracciare non solo un italiano, ma una persona con le mie stesse origini. D’altronde questa esperienza a Lisbona ci sta aprendo sempre più strade, anche quelle non fisiche, che sono proprio le più belle da percorrere”.