Avezzano. Bollette del gas, scadute da 10 giorni, recapitate a domicilio nei giorni scorsi, e avvisi di raccomandate da ritirare alla posta. Queste le sorprese che i cittadini di Avezzano e San Pelino hanno trovato nella cassetta della posta all’inizio dell’anno. A San Pelino gli utenti sono sul piede di guerra perchè il postino non recapita più le raccomandate ma lascia gli avvisi nelle cassette e poi i cittadini sono costretti a ritirarle negli uffici postali di San Pelino o Paterno. Nei giorni scorsi, invece, alcuni utenti hanno ricevuto per posta bollette emesse dall’Eni “gas e power”, con data di pagamento già scaduta. Alcuni utenti, comprensibilmente contrariati, si sono visti recapitare l’avviso di pagamento ieri con data di pagamento fissata al 16 Dicembre. Oltre alla necessità di pagare importi generalmente molto alti, per mitigare con i riscaldamenti il clima molto freddo degli ultimi mesi, per gli utenti si è aggiunto il disservizio di una consegna in ritardo. I pochi che ha fatto in tempo, visto il periodo festivo e il Capodanno ormai arrivato, ha cercato di mettersi in contatto con gli uffici per sapere cosa accadrà. Si sarà forse costretti a pagare un addebito per una consegna in ritardo di cui non si ha alcuna responsabilità? E perché si verificano tali disguidi per spedizioni di bollette a domicilio che possono essere ampiamente programmate in anticipo? “Vogliamo subito chiarezza da parte dell’Eni sul fatto che non ci saranno aggravi sulla bolletta”, dicono all’unisono i cittadini, “un simile disservizio, peraltro, si era verificato nei mesi scorsi e la società concessionaria si era scusata con alcuni utenti. Ora l’inconveniente si è ripetuto e qualcuno, per l’irritazione, starebbe addirittura pensando ad azioni per risarcitorie. In un momento in cui la manovra del Governo Monti ha imposto a contribuenti e famiglie ‘lacrime e sangue’ – a cui aggiungono i rincari già scattati di luce, gas e autostrade- non si sentiva davvero il bisogno di un ulteriore aggravio in termini di ansia e preoccupazione”.