Avezzano. Hanno deciso di dare un segnale all’amministrazione comunale abbassando le serrande per dire no alla chiusura permanente del centro alle auto. I commercianti della città hanno paura di quello che potrà accadere quando la sentenza del Tar verrà applicata e non solo per loro, ma anche per la clientela. Per questo giovedì sera hanno abbassato le serrante e sono rimasti chiusi per tutta la notte. “In occasione della notte bianca abbiamo deciso di restare chiusi per dare innanzitutto un segnale di contrarietà assoluta alla prossima chiusura permanente al traffico di corso della Libertà, via Cataldi e via Corradini che se attuata dall’amministrazione comunale costituirebbe una vera e propria disgrazia per tutte le attività reduci del luogo, e di tutto il centro”, hanno spiegato Barbara Rubino di Flash, Giuliana Di Pasquale della Torrefazione Stella, Gianni Napoleone di Class, Giancarlo Di Donna di Giancarlo D, Alessandra Costantini di Happy Idea e Raniero Tantalo di Benetton, “e maggiormente per i cittadini stessi come si è avuta la prova nella chiusura di giovedì pomeriggio saranno penalizzati nell’accesso al centro e nel parcheggiare negli esigui spazi dimezzati dall’isola. Con il conseguente e inevitabile traffico in tilt nelle strade adiacenti saranno costretti a dirottare, contro la propria volontà, i propri acquisti nei centri commerciali più accessibili. Le motivazioni delle contrarietà dell’isola pedonale sono rimaste sempre inascoltate e i commercianti sono seriamente preoccupati per le loro sorti future, che certamente non si risolleveranno con un evento annuale. Gli eventi stagionali saranno sempre graditi da noi commercianti del centro di Avezzano che per altro in occasioni simili non ci siamo mai sottratti dal dare il nostro contributo economico, ma riteniamo necessario quanto opportuno che le iniziative di categoria o le scelte amministrative di qualunque genere i cui effetti abbiano ricadute dirette sui commercianti debbano essere condivise innanzitutto con gli stessi operatori del luogo i quali avrebbero il piacere di sentirsi anche protagonisti e non soltanto destinatari delle decisioni o dei provvedimenti dell’ultima ora.