Arrivati al termine della stagione, nonostante le gerarchie del campionato di serie A non siano del tutto definitive, è interessante andare a rivedere le posizioni che erano state date la scorsa estate. Attraverso le cosiddette griglie di partenza, vengono in effetti fornite le prime indicazioni utili per quanto riguarda i pronostici le quote sulle formazioni più attrezzate per vincere lo scudetto.
La stagione dell’Inter di Inzaghi
Tra le squadre date come favorite trovava spazio, come è giusto che sia, l’Inter di Simone Inzaghi. Tra le poche obiezioni c’era proprio quella del cambio della guida tecnica, che per certi versi poteva essere il limite della squadra. Un altro aspetto era dato poi dalla partenza di giocatori chiave come Hakimi, Lukaku ed Eriksen. Dei tre quello più difficile da sostituire era probabilmente il campione danese, ma quello che è stato fatto dalla società per sopperire questi tre giocatori di spessore, ha dato ottimi risultati. Comunque vada la stagione, l’Inter tra campionato e Coppa Italia è rimasta in sella fino alla fine e non è certo per mancanza di organico se durante il girone di ritorno gli uomini di Inzaghi hanno avuto un calo di prestazioni, di gioco e di risultati. L’Inter tuttavia che partiva come squadra campione in carica, era stata data come seria candidata per il titolo, aspetto che ha trovato una continuità lungo tutta la stagione e il campionato. Passando oltre però i pronostici sembrano essere viziati da errori più grossolani ed evidenti.
Il Milan di Pioli: una stagione da “sfavorita” con risultati sorprendenti
Nella maggior parte dei casi quasi nessuno aveva pronosticato per le quote serie a il campionato del Milan di Pioli, dando delle motivazioni che non hanno trovato corrispondenza nella verità dei fatti. D’accordo per l’incognita rappresentata dalla partenza di Donnarumma e per l’arrivo di Maignan, ma a parte il discorso portiere e la defezione di un centrocampista come Calhanoglu, passato in forze all’Inter, l’organico a disposizione di Stefano Pioli si è rivelato superiore rispetto alle aspettative e ai pronostici di inizio stagione. La cosa che sorprende maggiormente però non è tanto aver dato il Milan come quarta forza del campionato, un fatto che poteva anche starci in linea teorica, quanto aver sopravvalutato le aspettative di due squadre come l’Atalanta di Gasperini, ma soprattutto la Juventus di Max Allegri.
Il ritorno di Max Allegri alla guida della Juventus
È vero che quando sono state effettuate le griglie figurava ancora la presenza di Cristiano Ronaldo, tra i giocatori bianconeri, ma forse visto l’organico e la stagione passata con Andrea Pirlo alla guida, la Juventus era da posizionare tra le prime quattro, non certo come la più probabile vincitrice dello scudetto. Anche perché alcuni giocatori erano già considerati a fine ciclo e molti dovevano ancora trovare la loro continuità, a partire dai migliori talenti come De Ligt o lo stesso Federico Chiesa. Discorso applicabile in parte anche per l’Atalanta, che tra le prime della classe ha deluso lungo tutta la stagione, senza mai dimostrare di poter davvero competere con il Milan di Pioli, l’Inter di Inzaghi, ma nemmeno contro il Napoli di Spalletti.
Buona la prima per il tecnico del Napoli, Luciano Spalletti
Un’altra discrepanza tra il pronostico e la classifica finale è data proprio dalla posizione del Napoli. Luciano Spalletti ha saputo costruire una identità di gioco che specialmente durante il girone d’andata e con tutta la rosa e l’organico disponibile, aveva dato segnali piuttosto positivi, tanto che il Napoli ha lottato per il titolo per tre quarti della stagione. Blindato il piazzamento utile per la Champions League, è stata una delle rivelazioni della stagione, rispetto alla griglia di partenza. Una squadra che invece era data come protagonista, mentre ha disputato un campionato di livello medio, è stata la Lazio di Maurizio Sarri. In effetti entrambe le formazioni romane erano molto attese, non solo per la rosa a disposizione, ma anche per la caratura dei tecnici, José Mourinho e Sarri, rispetto al campionato italiano.
La squadra rivelazione del torneo: la Fiorentina di Vincenzo Italiano
Probabilmente a causa delle passate stagioni non certo brillanti, la Fiorentina di Italiano era stata collocata addirittura al decimo posto, mentre per lunga parte della stagione ha occupato i piani alti, giocandosi fino all’ultima giornata un posto in Europa contro Atalanta, Lazio e Roma. Non era affatto scontato a inizio stagione e infatti il pronostico e la griglia di partenza non ha saputo valutare al meglio le potenzialità della formazione di Italiano, squadra che nonostante abbia rinunciato a un giocatore come Dusan Vlahovic, ceduto alla Juventus, ha avuto un ottimo ruolino di marcia, disputando un campionato di buon livello per la sua interezza. Anche il Verona di Igor Tudor e il Torino di Ivan Juric, possono dirsi soddisfatte per il risultato ottenuto durante una stagione molto equilibrata e ricca di insidie lungo il percorso. Il Verona è tra le rivelazioni del torneo, assieme alla Fiorentina di Italiano. Bene anche l’Empoli di Andreazzoli che grazie a un calcio propositivo ha ottenuto la salvezza con diverse giornate di anticipo rispetto alla fine del campionato.