Avezzano. E’ stato condannato dalla corte d’appello dell’Aquila a sei anni e mezzo di reclusione, all’interdizione perpetua dai pubblici uffici, il divieto di avvicinarsi a luoghi frequentati da minorenni per un anno o lavori che prevedano contatto con minori e a una provvisionale di 10mila euro. Si tratta di Massimo Di Toro, 50 anni, di Avezzano, che aveva violentato una ballerina di night proprio alla vigilia dell’8 marzo, festa delle donne. In primo grado era stato assolto ma contro la sentenza avevano presentato ricorso in appello i magistrati della Procura di Avezzano, Roberto Savelli e Guido Cocco, che ritenevano invece l’ipotesi della piena colpevolezza.
Era accusato di violenza sessuale e lesioni personali per lo stupro di una giovane bulgara di 25 anni che aveva prelevato in un night di Celano e, dopo aver passato una serata insieme, l’aveva portata con la sua auto all’interno di una cava e l’avrebbe stuprata minacciandola con un coltello. La donna dopo la violenza era riuscita a fuggire, quasi nuda, e a piedi scalzi, in piena notte, aveva raggiunto un’abitazione vicina e chiesto aiuto alla famiglia che dormiva. Era stata assistita e da lì aveva telefonato al 113 e sul posto era intervenuta una volante. Dopo alcune ore l’avezzanese era stato rintracciato e arrestato.