Celano. Dopo il blitz del Corpo Forestale dello Stato e dell’Asta Abruzzo nel sito dell’ex zuccherificio di Celano , sulla vicenda interviene Eridania Sadam secondo cui il materiale rinvenuto non è inquinante né pericoloso. «Lo zuccherificio di Celano», spiegano dall’azienda, «è stato dismesso in conseguenza dell’Ocm zucchero del 2006 ed è stato concordato un piano di analisi e campionamenti ambientali del suolo e sottosuolo per il ripristino del sito.
Tale piano, effettuato in accordo e supervisione con le Amministrazioni pubbliche, non ha dimostrato inquinamenti in atto». L’area oggetto del sopralluogo è di circa dodici ettari su cui sono stati prelevati quattro campioni. Il primo, in prossimità della ex vasca polpe, rappresentava un residuo derivante dalla vagliatura del calcare utilizzato per il ripristino delle massicciate stradali, preventivamente campionato e ritenuto congruo alla luce del report analitico (test di cessione) prontamente consegnato al Corpo forestale dello Stato; il secondo prelevato da un cumulo adiacente la suddetta vasca, contenente terra proveniente dalla pulizia delle barbabietole con residui di vagliatura del calcare; il terzo prelevato da un cumulo di terra derivante dalla separazione meccanica dalle barbebietole; il quarto prelevato dal fondo di una vasca di lagunaggio. Euridania sottolinea che «si tratta di materiali non inquinanti o dannosi, per i quali non viene comunque applicata la normativa dei rifiuti, in quanto prodotti e riutilizzati all’interno del luogo di produzione. Con riferimento alle terre provenienti dalla pulizia delle barbabietole, è stato dichiarato l’uso agronomico delle stesse, come ordinaria prassi nell’attività produttiva di settore». Eridania Sadam confida sul fatto che «i risultati delle analisi possano dimostrare la corretta gestione di tali depositi».