Avezzano. Blitz negli uffici del Cam da parte della polizia giudiziaria e sequestro di nuovo materiale e documenti. Intanto, contemporaneamente, il presidente dell’organo di gestione del Consorzio acquedottistico, eletto da pochi mesi, Lorenzo De Cesare, ha presentato un esposto alla Procura della Corte dei Conti su un presunto danno erariale che riguarderebbe i compensi degli organi di amministrazione. Secondo quanto riportato nella denuncia, sarebbero stati in passato difformi rispetto a quanto prevede la legge. Invece il sopralluogo degli uomini della procura di Avezzano avrebbe portato all’acquisizione di nuovo materiale legato all’acquisto della nuova sede. Secondo la tesi accusatoria, sarebbe stata pagata quattro milioni invece di due, denaro che deve essere erogato a rate per i prossimi 15 anni. Gli uffici sono stati ispezionati per acquisire i documenti legati ai conti di acquisto della nuova sede del Consorzio acquedottistico marsicano. L’inchiesta, che va avanti da diversi mesi e che ha portato ad altri sequestri di materiale cartaceo, è condotta dal pubblico ministero, Maurizio Maria Cerrato. Sono stati nominati dei consulenti per esaminare le carte del Cam, che ha circa 5 milioni di debiti, e tutti i conti e per accertare se le spese affrontate fossero giustificate o meno. Probabilmente i consulenti hanno richiesto ulteriore documentazione e gli investigatori sono così tornati negli uffici di Caruscino. Sul caso già erano stati eseguiti degli accertamenti ma tutto risultò a norma. L’indagine precedente era stata portata avanti dalla guardia di finanza e non aveva portato a nulla.