Oricola. Non paga la benzina e lo bloccano impedendogli di allontanarsi. Scatta la denuncia per sequestro di persona, ma alla fine il giudice assolve tutti. Il fatto non sussiste, questa la sentenza emessa dal giudice Claudio Politi del tribunale di Tivoli sulla vicenda di un presunto sequestro di persona, violenza privata ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni. C.M., C.A. gestori di una stazione di servizio in Civita di Oricola e C.F. dipendente erano stati rinviati a giudizio dopo la denuncia della parte offesa C.F. di Camerata Nuova (Roma). Al centro del dibattimento c’era una vicenda avvenuta alcuni anni fa. C.F. aveva maturato un debito a seguito dell’acquisto di carburante e secondo l’accusa, sarebbe stato atteso alla fermata di autobus e costretto a salire nella macchina degli imputati che, con violenza e minaccia, lo avrebbero trasportato nella stazione di servizio, impedendogli di allontanarsi. Gli imputati inoltre avrebbero obbligato al C.F. di consegnargli le buste della spesa che aveva con sé. Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a un anno di reclusione per i presunti sequestratori, ma il giudice del Tribunale di Tivoli ha assolto con formula piena i tre imputati perché il “fatto non sussiste”. La difesa è stata curata dagli avvocati Giovanni Marcangeli, Vincenzo Retico e Angela Cerignoli.