Tagliacozzo. Dopo la decisione della Corte Costituzionale, che ha dichiarato l’inammissibilità della questione di legittimità costituzionale riguardante la vicenda dell’ospedale Umberto I (decisione che non interrompe l’iter né le sentenze del Tar a favore della riapertura della struttura) il consigliere Alfonso Gargano, eletto in maggioranza ma di fatto in opposizione alla luce delle sue posizioni contrastanti con l’amministrazione guidata da Di Marco Testa, incalza e accusa il comune di aver presentato tardi il ricorso. “La prova del nove circa l’assoluta mancanza di interesse per il nostro Ospedale”, afferma nella nota, “è l’ordinanza della Corte Costituzionale n. 173 del 4 luglio 2013. Vale la pena ricordare che, già in passato, abbiamo assistito tutti, sbalorditi, alla mancata costituzione da parte del Comune di Tagliacozzo nel giudizio dinanzi al Tar Abruzzo, in difesa del pronto soccorso, affinché venisse scongiurato il ridimensionamento dello stesso e dei servizi annessi.
Fortunatamente quel ricorso (n. 238 del 2012) fu promosso dal Comitato pro ospedale, solo grazie al quale oggi il pronto soccorso è rimasto ancora tale, in quanto il Tar lo accolse favorevolmente.
In una mia interrogazione del 13/03/2013, rivolta in Consiglio Comunale al Sindaco, in merito alla mancata costituzione, lo stesso mi rispose, con nota del 15/04/2013 prot. 4396, che riporto in parte testualmente, nella sua formulazione alquanto scomposta: ”Atteso che, già lo stesso (legale) si stava interessando al ricorso in questione, avendo assicurazione che, comunque, si stava procedendo e tutelando della difesa del nostro mosocomio, sono state sufficienti le assicurazioni ricevute”.
Ma come detto in epigrafe, l’incapacità manifesta, oppure la scelta, personale o politica che sia, del Sindaco, ha fatto si che il nostro Comune entrasse in maniera vergognosa nella storia della Corte Costituzionale, in quanto, come si legge nella stessa ordinanza, viene affermato che: ”preliminarmente, deve essere dichiarata inammissibile la costituzione in giudizio del Comune di Tagliacozzo, parte del processo principale, in quanto effettuata con atto depositato in data 5 aprile 2013, e, quindi, oltre il termine…”.
Infatti, la delibera di giunta con cui si è decisa la costituzione in giudizio, se ben ricordo, fu adottata solamente a fine Marzo 2013, quindi tardivamente.
La Corte, fortunatamente, prende in considerazione solo le osservazioni del TAR Abruzzo, rimettente, e del Presidente del Consiglio dei Ministri, intervenuto nel giudizio a mezzo dell’Avvocatura generale dello Stato.
Il Sindaco, arrivati a questo punto, dovrebbe solo rimettere il suo mandato, per non aver nemmeno tentato di tutelare l’Ospedale. La salute è un diritto sancito nella nostra Costituzione e lui doveva essere il primo a farlo tutelare, ma purtroppo i fatti dicono e dimostrano il contrario”.