Avezzano. Tiene banco il dibattito tra il coordinamento marsicano di Sinistra ecologia e libertà e il sindaco Antonio Floris che aveva accusato Valeria Feragalli, candidata alla carica di primo cittadino, di aver copiato il proprio programma elettorale. “Le dichiarazioni di ieri del sindaco Floris ci lasciano un po’ interdetti”, hanno spiegato i vertici di Sel Marsica, “il suo tentativo di mettere il cappello sul nostro programma, accostandolo all’operato della sua giunta rimarcandone le somiglianze è un tentativo di propaganda strumentale e privo di ogni fondamento. Un estremo e invano tentativo di nascondere ai cittadini il fatto che in dieci anni Avezzano non si è mosso di un centimetro verso la modernità. E’ evidente, infatti, che in una campagna elettorale per le elezioni amministrative, alcuni temi non possono che essere comuni a più partiti e movimenti. In ogni caso la prima differenza è il “modo” di fare politica e non ultimo il “come” fare le cose. Floris ha amministrato Avezzano per due mandati. Ha avuto dieci anni per realizzare la raccolta differenziata porta a porta. Non lo ha fatto e adesso ci viene a raccontare che la raccolta differenziata partirà tra qualche mese, cioè quando lui non occuperà più il comune. E poi dire raccolta differenziata porta a porta equivale a dire nulla. Ci sono molti modi per realizzarla e il suo modo non è il nostro. E’ incredibile constatare come nel breve comunicato del Sindaco compaiano ripetutamente espressioni come “stiamo per”,nel giro di”,“tra qualche mese” come se l’attuale Giunta pensasse di governare ancora per diverso tempo. Troviamo che il sindaco avrebbe fatto sicuramente un’ottima figura se al termine del suo mandato avesse terminato i suoi progetti. Per quanto riguarda la valorizzazione degli edifici storici, tutti gli avezzanesi conoscono il piano di dismissione degli edifici pubblici, messo in campo dall’attuale amministrazione e a cui si sono opposti con una forte mobilitazione molti comitati cittadini. SEL era presente agli incontri che il sindaco ha avuto con la popolazione e sinceramente non ci pare che si parlasse di valorizzare le scuole del centro città; piuttosto la parola che ricorreva più spesso era “vendita” di quel meraviglioso edificio. Caro Sindaco può stare tranquillo, la nostra visione di Avezzano è distante anni luce dalla sua, così come a quella di altri schieramenti. Noi valorizzeremo i beni comuni, i saperi e le potenzialità del territorio rimaste inespresse dopo dieci anni di politiche sbagliate e poco lungimiranti, con la partecipazione e le idee messe in campo dai cittadini e che sono confluite nel nostro programma. Ad esempio: noi metteremo fine al consumo selvaggio del nostro territorio, puntando sulla riqualificazione dell’esistente a cominciare dai quartieri più abbandonati, riapriremo il museo lapidario e la biblioteca comunale”.