Avezzano. un incontro nella sede elettorale di Sinistra Ecologia Libertà per Valeria Feragalli Sindaco tra i rappresentanti della lista di SEL e quelli del Comitato “No Powercrop”. Durante il confronto si è riscontrato un sostanziale accordo su tutta la linea per quanto riguarda il comune intento di contrastare il progetto della centrale a biomasse targata Powercrop e qualunque altro piano che preveda l’attivazione di impianti similari sul nostro territorio. Il progetto in questione risulta infatti dannoso per l’ambiente e la salute dei cittadini nonché inutile dal punto di vista occupazionale e della produzione di energia. Il Comitato “No powercrop” e SEL si sono trovati d’accordo anche sulla necessità di non fermarsi alla battaglia contro la centrale a biomasse: da questa infatti si deve partire per mettere in discussione l’intero modello di sviluppo della città, fino ad oggi fondato sul consumo scriteriato di territorio, sulla cementificazione, sulla costruzione di enormi centri commerciali che strozzano il piccolo commercio e creano difficoltà anche all’agricoltura locale. Noi abbiamo un’altra idea di economia e di città: più spazi verdi e meno cemento, più risparmio energetico e meno inquinamento, più riciclaggio e meno discariche e inceneritori, più energie rinnovabili e meno combustioni cancerogene.
Valeria Feragalli: “Ringraziamo i rappresentanti del Comitato per aver voluto confrontarsi con noi in merito a queste tematiche, che sono fondamentali per il futuro della città e che rappresentano alcuni dei più importanti punti fermi della nostra identità politica. Per chi vuole costruire l’alternativa politica e un nuovo modello di sviluppo, è imprescindibile l’apporto che questo Comitato civico e spontaneo può offrire in termini di idee, elaborazione e impegno. Il Comitato No Powercrop, come tutte le forme autentiche del civismo e dell’associazionismo, esprime un bisogno di buona politica e di partecipazione che i partiti debbono saper cogliere e valorizzare. Le competenze più utili alla buona politica e alla buona Amministrazione non sono quelle calate dall’alto da qualche sedicente tecnico, ma quelle che salgono dal basso, dalla volontà dei cittadini di esprimersi su ciò che più compete loro: l’aria che respirano, gli spazi urbani che vivono, i luoghi in cui lavorano, il tempo che impiegano. Costruire un rinnovato rapporto tra politica “istituzionale” e politica “di movimento” è una tappa ineludibile per chi vuole percorrere la strada del cambiamento e dell’alternativa.”