Avezzano. Sinistra Ecologia Libertà di Tagliacozzo, guidata dal coordinatore Vincenzo Monteliscinani, “ha assistito con rammarico all’evoluzione della situazione politico-amministrativa del Comune di Tagliacozzo” e coglie l’occasione del secondo rimpasto di Giunta in un anno per stilare un bilancio dei primi 12 mesi di mandato dell’Amministrazione Di Marco Testa. “Quest’anno”, afferma Montelisciani, “è stato segnato da un pressoché totale immobilismo amministrativo e da un’imbarazzante confusione politica interna alla maggioranza consiliare. L’Amministrazione”, spiega, “è apparsa infatti più impegnata nella risoluzione di non meglio specificati dissidi interni (fatte di dichiarazioni a mezza bocca, formazione di gruppi autonomi interni alla maggioranza, voci di corridoio, revoca di assessori e ricorsi giudiziari) – delle cui motivazioni politiche e di merito, per altro, nulla ai più è dato di sapere – che nel lavoro amministrativo al servizio di Tagliacozzo. Tali dissidi (che più propriamente potrebbero essere definite “beghe”), sempre prive di giustificazioni politico-amministrative e sempre recanti lo spiacevole sapore di sterili dispute personalistiche, sono costate al paese e al Comune gravissimi ritardi e inadempienze: su tutti spicca il ritardo nell’approvazione del bilancio di previsione – principale atto politico-amministrativo e di indirizzo di un’amministrazione – portato all’approvazione solo in data 12 luglio e nel merito del quale poco altro c’è da dire oltre a segnalarne la vuotezza progettuale. Tale ritardo è maggiormente grave, in quanto, per ungo tempo, ha coperto di incertezza il finanziamento e dunque la fattibilità del Festival di Mezza Estate (la più importante manifestazione culturale per il paese).
L’imbarazzo”, aggiunge il responsabile cittadino del partito di Vendola, “non può che acuirsi nel commentare la natura di una ricomposizione interna alla maggioranza della quale si stentano a capire i termini politico-programmatici e che ha comportato revoca priva dei due assessori Stipano e Rubeo in luogo nomina dei due neo-assessori Amicucci e Rapo. Il tutto senza spendere una parola per motivare tali scelte di fronte ai cittadini. Gli elementi del solito triste teatrino del politicismo ci sono tutti; ciò che manca è la Politica, la visione del paese, il progetto per Tagliacozzo, che invece viene subordinato alle logiche particolari e personali. Il dato che emerge con maggiore chiarezza, dunque, proprio nel giorno in cui la maggioranza si ricompatta, è il sostanziale fallimento politico di un’Amministrazione che si era presentata come portatrice di un’istanza di cambiamento e che invece ci fa assistere all’ennesima riproposizione di dinamiche logore che speravamo di poter dimenticare. Di tale fallimento il Sindaco e la sua maggioranza farebbero bene a prendere atto”.