Magliano de’ Marsi. Seicento euro al mese sul conto corrente, grazie al reddito di cittadinanza ma all’anagrafe del Comune non esisteva, perché era stata cancellato: risultava irreperibile da ottobre 2022. È accaduto a Magliano de’ Marsi e il fatto è emerso grazie ai controlli serrati dei carabinieri, che da mesi ormai hanno avviato un’intensa attività di controlli per far venire alla luce eventuali truffe nei confronti dello Stato.
E così nuove ipotesi di indebita percezione del reddito di cittadinanza si vanno ad aggiungere ai casi già accertati nel corso dei controlli chiusi dai carabinieri all’inizio dell’anno. Dopo il bilancio tracciato lo scorso febbraio, dove i casi accertati in provincia sono stati oltre 40, questa seconda fase di controlli, compiuta dai militari dell’Arma territoriale e quelli del nucleo ispettorato del lavoro dell’Aquila, ha dimostrato altre 24 ipotesi di irregolarità sull’attribuzione dell’assegno sociale. Numerosi i controlli effettuati sulle zone della valle dell’Aterno, con 4 irregolarità riscontrate dai militari delle stazioni di Cagnano, Montereale e Sassa; dell’Alto Sangro, con ben 17 violazioni accertate dalla stazione di Pescasseroli, e della Marsica, con 3 illeciti individuati dalla stazione di Magliano de’ Marsi.
Le ispezioni dei carabinieri hanno dato modo di stimare un esborso, non dovuto dallo Stato, di oltre 100milaeuro in favore della schiera di soggetti, italiani e stranieri, che avrebbero certificato in atti dichiarazioni mendaci circa i requisiti richiesti dalle vigenti normative, traendo, così, in errore gli enti preposti alla definizione dei sussidi.
In un caso, i carabinieri di Magliano de’ Marsi hanno accertato che uno dei beneficiari controllati, nonostante fosse stato cancellato dalle liste anagrafiche per irreperibilità dall’ottobre del 2022, ha continuato a percepire indebitamente la somma inizialmente riconosciuta e pari a circa 600euro mensili.
Ora, le 24 posizioni esaminate dai carabinieri dei presidi del comando provinciale e del nucleo ispettorato del lavoro sono state segnalate alle competenti autorità per le valutazioni sotto l’aspetto penale/amministrativo, nonché per l’immediata interruzione del contributo e il successivo recupero delle somme ottenute in maniera fraudolenta.
Sono in previsione ulteriori controlli affidati ai comandi di stazione carabinieri capillarmente presenti sul territorio della provincia aquilana.