È sempre uno degli indicatori più significativi per comprendere i numeri e lo stato di salute della specie di orso bruno marsicano nel nostro territorio.
Ed è altresi sempre emozionante quando al Parco arriva la prima segnalazione di una femmina di orso con i cuccioli. Nel 2024, la primo riscontro è stata verificato dal Servizio di Sorveglianza il 14 maggio e ha riguardato la femmina F26, meglio conosciuta come Petra, che ha partorito 2 cuccioli proprio nell’anno scorso.
Per monitorare il successo riproduttivo e contare le unità familiari, il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise ha realizzato, come ogni anno, un monitoraggio basato su una strategia di raccolta dati che utilizza diverse tecniche: 3-4 repliche annuali di osservazioni simultanee da più postazioni tra agosto e settembre, osservazioni mirate, monitoraggio fotografico da maggio a settembre e raccolta e verifica di osservazioni da parte di terzi durante tutto l’anno.
Per ogni nucleo familiare individuato, a fine anno si riesce infatti a ricostruire gli spostamenti e l’utilizzo del territorio, sia all’interno del Parco, sia nell’area contigua e fuori dal Parco. Questo rende l’attività di conteggio delle femmine con i cuccioli non solo importante per scoprire quante femmine si riproducono e quanti cuccioli nascono ogni anno, ma anche fondamentale per comprendere meglio le aree utilizzate e se le femmine si stanno lentamente espandendo al di fuori del Parco.
Queste informazioni sono pertanto molto preziose per adattare e migliorare le strategie di gestione e per la conservazione di questo meraviglioso plantigrado. Come ripetiamo spesso, è proprio l’espansione che può garantire un futuro all’orso bruno marsicano.
Come rende noto sui propri profili social il Parco, l’𝗢𝗿𝘀𝗮 𝗣𝗲𝘁𝗿𝗮 (𝗙𝟮𝟲) associata a 2 piccoli dell’anno, ha frequentato zone dentro il Parco, in area contigua e anche fuori Parco, sempre nel versante Abruzzese. L’orsa è nota per aver frequentato spesso in passato i centri abitati della zona, tant’è che tutti gli avvistamenti sono avvenuti casualmente oppure durante i turni di controllo del Servizio Sorveglianza. L’associazione del gruppo familiare è stata confermata con certezza fino alla data del 28 dicembre 2024, in cui la femmina è risultata sempre con due piccoli.
𝗟’ 𝗢𝗿𝘀𝗮 𝗦𝗲𝗯𝗮𝘀𝘁𝗶𝗮𝗻𝗮 (𝗙𝟴), un altro esemplare molto studiato, è stata avvistata con un piccolo dell’anno la prima volta il 21 maggio 2024, nel cuore del Parco. La femmina si è poi spostata in diverse zone del Parco e dell’area contigua, rimanendo sempre nel versante abruzzese.
𝗟’𝗼𝗿𝘀𝗮 𝗙𝗪𝗖𝟬𝟬𝟯-𝟮𝟬𝟮𝟰 è stata invece avvistata la prima volta in data 10 agosto 2024 nella Riserva integrale nel versante abruzzese del Parco, associata a 1 piccolo dell’anno. A dicembre 2024, la stessa orsa è stata poi avvistata nel versante molisano del Parco, accompagnata dal suo cucciolo. Dalle analisi genetiche svolte questa femmina è risultata essere un nuovo genotipo, ovvero un individuo mai campionato geneticamente nel Parco.
𝗟’𝗼𝗿𝘀𝗮 𝗙𝗪𝗖𝟬𝟬𝟰-𝟮𝟬𝟮𝟰 avvistata la prima volta in data 2 luglio 2024 nella Valle del Giovenco associata a 3 piccoli dell’anno. Il gruppo familiare ha frequentato sia territori dentro il Parco, sia territori situati nell’area contigua. A fine novembre è stata accertata la sopravvivenza della femmina e dei suoi tre cuccioli, grazie ad un avvistamento sempre nella Valle del Giovenco.
𝗟’𝗼𝗿𝘀𝗮 𝗙𝗪𝗖𝟬𝟬𝟱-𝟮𝟬𝟮𝟰 è stata avvistata il 26 giugno 2024 in un comune del versante laziale del Parco, associata a 3 piccoli dell’anno. Si è spostata prevalentemente tra l’Area Contigua del Parco ed aree fuori dal Parco, a cavallo tra la Valle di Comino e la Valle Roveto. In autunno è stata accertata la sopravvivenza per due dei suoi tre cuccioli. Si tratta di una femmina campionata genotipicamente nel 2019 in un paese della marsica.
Gli orsi hanno bisogno di grandi territori per svolgere le loro attività vitali ed è sempre più chiaro che le attività di monitoraggio continuo e la stima genetica di popolazione, che verrà svolta quest’anno, forniranno dati e informazioni nuove per comprendere come questa piccola popolazione stia affrontando la sfida della sopravvivenza e come noi, al netto delle chiacchiere, come comportarci per aiutarli.