Avezzano. Una condanna a sedici anni di reclusione a Pietro Catalano, 50 anni, il buttafuori accusato dell’omicidio di Marco Callegari (46) avvenuto a Tagliacozzo l’estate del 2015. E’ stata chiesta dal pubblico ministero, Andrea Padalino, nel corso dell’udienza di questa mattina nel corso del rito abbreviato davanti al giudice per l’udienza preliminare Maria Proia che dovrà decidere anche per il rinvio a giudizio riguardo al coimputato Alexandru Parvulescu (37), il romeno amico di Catalano finito in prognosi riservata a causa delle martellate alla testa subite da Callegari, e per gli altri coimputati Alessandro Bogdan Musetescu (28), Ioan Bogdan Stoica (28), Ionut Ichim Rosu (31), Ion Hergheleigiu (34) tutti romeni, e Stefano Lucidi (42), quest’ultimo amico della vittima.
L’accusa ha escluso la premeditazione da parte di Catalano, aggravanti che è invece sostenuta dal legale della famiglia di Callegari, Antonio Milo. Secondo la ricostruzione del delitto, tra Catalano e Callegari ci sarebbe stata una disputa culminata nell’incontro lungo la strada in località Piccola Svizzera, a Taglaicozzo. Qui ci sarebbe stata la colluttazione e l’esplosione, da parte di Catalano, dei colpi di pistola, uno dei quali ha colpito e ucciso Callegari. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Antonio Pascale, Patrizia Ciciarelli, Leonardo Casciere, Franco Colucci, Andrea Tinarelli e Sonia Giallonardo.